Cronaca locale

"Israele m...". Il candidato di sinistra non si scusa

Michele Foggetta, candidato per la sinistra a Sesto San Giovanni ha derubricato le frasi come un errore di gioventù: indignazione della politica

"Israele m...". Il candidato di sinistra non si scusa

Manca meno di una settimana alle elezioni amministrative in tantissimi comuni italiani, tra i quali anche Sesto San Giovanni, dove a contendersi la poltrona da primo cittadino saranno il sindaco uscente Roberto Di Stefano e il candidato della sinistra, Michele Foggetta. Quest'ultimo è finito ancora una volta nella bufera per i contenuti condivisi sul suo profilo Facebook, dove si è spesso espresso con toni irriguardosi nei confronti della forze dell'ordine e della religione cattolica, tra le altre cose. E di recente sono stati anche trovati dei post, datati 2011, in cui Foggetta si esprimeva in maniera del tutto inadeguata e offensiva nei confronti del popolo di Israele. Davanti all'evidenza non si è scusato ed è esplosa la polemica politica in difesa dello Stato di Israele.

“Israele mare di merda”, “Israele è il diavolo”, “Israele e il suo popolo sono criminali”, si legge in alcuni dei contenuti pubblicati su Facebook. Si è giustificato per le sue parole ma come alibi ha utilizzato la giovane età, nonostante non fosse certo un ragazzino quando ha scritto certe frasi sui suoi social. Come se non bastasse, come ha fatto notare Roberto Di Stefano in una nota, Foggetta "ha paragonato lo Stato di Israele addirittura alla mafia". Parole pesanti che hanno scatenato l'opinione pubblica e gli esponenti politici, che considerano inadeguato il candidato di Sinistra italiana, appoggiato anche dal Pd, per ricoprire quel ruolo.

"Offese che sono sinonimo di un’assoluta mancanza di senso della democrazia e di rispetto verso le istituzioni e un intero popolo. Dopo le dichiarazioni ambigue su terrorismo e burqa e gli oltraggi alle forze dell’ordine e queste vergognose parole sul popolo israeliano, credo sia giunto il momento di prese di posizione pubbliche da parte della sinistra", ha denunciato Di Stefano. Gli ha fatto eco il deputato della Lega Jari Colla, commissario del partito a Sesto San Giovanni, che ha chiesto l'intervento di Enrico Letta, segretario nazionale del partito che sostiene la candidatura di Foggetta: "Cosa dice Enrico Letta leader del Pd sugli insulti antisemiti del suo candidato Foggetta? Non erano bastate le frasi blasfeme sui social accompagnate dagli insulti alle forze dell'ordine: ora si scoprono gli insulti antisemiti. Le parole del candidato della sinistra a Sesto San Giovanni sono aberranti".

Colla non ha usato mezzi termini per sottolineare il grado di gravità di quanto dichiarato dal candidato di sinistra: "Antisemitismo e violenza: è dunque questo il volto della sinistra? Il Pd non ha nulla da dire sul candidato di coalizione?". Duro anche l'intervento di Federica Zanella: "Lasciano attoniti e senza parole le dichiarazioni antisemite del candidato sindaco di sinistra a Sesto San Giovanni".

A tuonare contro le parole di Foggetta è stato anche l’onorevole Andrea Orsini di Forza Italia, membro della Commissione esteri e del gruppo di collaborazione parlamentare Italia-Israele: "Incredulità e sdegno sono le sole reazioni possibili dopo aver letto le indegne espressioni nei confronti di Israele e del popolo ebraico pronunciate dal candidato sindaco della sinistra a Sesto San Giovanni, Michele Foggetta. Il candidato di estrema sinistra, sostenuto però da tutta la coalizione, era già noto per aver assunto posizioni equivoche sul terrorismo e sui massacri anti-cristiani". Orsini ha criticato duramente anche la giustificazione (non le scuse) per quelle parole, derubricate a semplice errore di gioventù. "Rivendica una paradossale coerenza nel sostenere da sempre la soluzione due popoli-due stati. Ad Israele, alla Comunità e alle altre Istituzioni Ebraiche va tutta la mia solidarietà. Un uomo coerente con un passato anti-semita non può diventare sindaco di una importante città della Lombardia.

MI aspetto che tutte le forze politiche responsabili convergano su questo".

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