«La bellezza del Corpo e dello Spirito di Gesù diventa musica. Una melodia che unisce le antiche tradizioni sonore di dodici chiese cristiane dell'est e dell'ovest, rivisitate in chiave moderna, in nome della pace e dell'armonia di tutte le anime religiose». Il commento di Angelo Caloia, presidente della Veneranda Fabbrica del Duomo, introduce la «Sinfonia Eucaristica», che ha debuttato il 22 settembre scorso in prima mondiale a Gerusalemme nel giardino dei Getsemani ed è stata ieri a Ginevra nel palazzo delle Nazioni Unite.
Stasera alle 20.30 nel Duomo milanese il concerto per baritono, coro misto a quattro voci, flauto e orchestra d'archi si presenterà nel suo terzo appuntamento. L'opera è stata scritta su commissione di Arnoldo Mosca Mondadori, presidente del Conservatorio di musica di Milano, ed è stata composta dal musicista italiano Arnaldo Pierucci, organista titolare della Basilica del Santo Sepolcro a Gerusalemme. Sarà eseguita dal coro e orchestra del Conservatorio di musica di Matera, diretti dal maestro Carmine Antonio Catenazzo con il baritono Carlo Rotunno.
Introdotto da un «Ashrei» di tradizione ebraica, il concerto è composto da dodici movimenti. Il «Kyrie» di cultura armena ortodossa, il «Gloria» greco ortodosso, l'«Inno ai Cherubini», di derivazione greca melchita cattolica, il «Credo» di tradizione russa ortodossa, «La litania dei Santi» di cultura romana cattolica, il «Fonte di salvezza» protestante sono i primi sei brani. All'inizio ciascun pezzo viene cantato «a cappella» da dodici rappresentanti ecclesiali per rispettare la musicalità dei brani originali, quindi il coro e l'orchestra continueranno lo sviluppo sinfonico ispirato da essi.
Il «Sanctus» cattolico armeno, il «Padre Nostro» siriaco ortodosso, l'«Agnus Dei» etiope ortodosso, l'«Ingresso del Re» copto ortodosso, l'«Inno di Comunione» di tradizione siriaca cattolica e caldea e l'«Antifona Mariana» maronita sono gli altri sei movimenti che compongono questa «comunione» sinfonica di particolare suggestione mistica. Dopo il Duomo di Milano l'opera sarà eseguita il 29 settembre nella basilica di San Pietro Caveoso a Matera, considerata la «Gerusalemme occidentale». Il progetto è promosso dalla fondazione Casa dello Spirito e delle arti di Milano, dalla fondazione Caritas in Veritate di Friburgo (Svizzera), dall'associazione per la Promozione della preghiera straordinaria di tutte le Chiese per la riconciliazione, l'unità e la pace.
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