Istituzioni e tanti vip al «Canto della fabbrica» con Accardo in Bicocca

All'esecuzione dell'opera per i 10 anni della Fondazione Pirelli Sala, Tronchetti e Mauri

Chiara Campo

Dai «quattro colpi di sirena» rievocati da Dmitrij Sostakovic nella sua Seconda sinfonia per celebrare la Rivoluzione d'ottobre al «Canto della fabbrica», commissionato dalla Fondazione Pirelli al compositore Francesco Fiore per il violino del maestro Salvatore Accardo ed eseguito in prima assoluta nel settembre 2017 all'interno del Polo industriale Pirelli di Settimo Torinese. Alle porte di Torino il colosso nella produzione di pneumatici è presente da sessant'anni e occupa oltre 1.200 persone, l'azienda è un modello supertecnologico. Il rumore e la fatica pesante della produzione in serie nella fabbrica del primo Novecento (scandito dai famosi quattro «colpi di sirena») hanno ceduto il posto alla manifattura digitale 4.0 dei giorni nostri. Ed è cambiata anche la musica per raccontare questa industria tecnologica dove le persone (anche senza tuta blu) controllano robot e pc. Un'evoluzione descritta nel volume «Il canto della fabbrica», Mondadori con 120 foto d'archivio sul Polo di Settimo. Prefazione di Marco Tronchetti Provera, testimonianze autorevoli - come quella dell'architetto Renzo Piano che ha progettato la fabbrica «immersa» in una collina di 500 ciliegi - e un dvd con il concerto dell'Orchestra da Camera Italiana diretta da Accardo. Presentazione ieri alla Bicocca, Headquarters Pirelli, padroni di casa Tronchetti Provera, presidente della Fondazione Pirelli che festeggia i 10 anni, il direttore Antonio Calabrò. Interventi della presidente del Festival Mito Anna Gastel (il concerto a Settimo Torinese l'anno scorso era nel suo calendario), il consulente editoriale di Mondadori Libri Gian Arturo Ferrari. Serata con molti ospiti istituzionali e della finanza, conclusa con l'esecuzione del «Canto» diretto dal maestro Accardo.

Ritorno alle origini per il sindaco Beppe Sala che in Pirelli ha iniziato la carriera ed è rimasto fino al 2001, ricoprendo vari incarichi dirigenziali, compreso quello di amministratore delegato della Pneumatici Pirelli. «È un po' ritornare al passato - dice -, ma anche vivere nel presente. Nella mia attività quotidiana applico molto di quanto ho imparato in Pirelli: coniugare tradizioni e cambiamento. Bisogna sempre fare passi avanti e ragionare nei tempi lunghi e conta molto l'idea fare parte di un sistema. A Milano è bello lavorare in sinergia istituzioni-imprese. La mia promessa è di fare giorno per giorno il proprio dovere, come mi hanno insegnato in Pirelli, ma proiettandosi in avanti». Dal palco si impegna ad «avviare i lavori per la riapertura Navigli e della metro verso Monza entro fine mandato. «E dobbiamo realizzare case low cost per studenti. Sapere di avere alle spalle aziende con una storia forte come la Pirelli, aiuta molto». E con le nuove regole del Pgt è convinto che si potranno creare «condizioni per aprire nuove industrie 4.0».

Il canto è «un pezzo della storia di Pirelli, ora come sempre guardiamo avanti», sottolinea Tronchetti davanti al sovrintendente della Scala Alexander Pereira, l'anima del teatro Franco Parenti Andrée Ruth Shammah, Gianni Cervetti dell'Orchestra Verdi, Nicolò Dubini e l'ad Mondadori Ernesto Mauri.

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