Sabato (ore 20) debutta in Italia, sul palcoscenico della Scala, un'opera kolossal. Gigantessa per le dimensioni, ma articolata in 15 scene che - compreso l'intervallo - non si spingono oltre le due ore e mezza. E' «Die Soldaten» del compositore Bernard Alois Zimmermann, pure autore del libretto ispirato al testo teatrale di Jakob Lenz. Un'opera con ben 25 cantanti solisti e un'orchestra di 112 musicisti disposti nella buca d'orchestra, palchi pure nella sala prove dell'orchestra e riprodotti live in sala da altoparlanti collocati nel soffitto. La barcaccia stampa ospiterà il complesso «Jazz Combo». «Die Soldaten» è un capolavoro di musica, teatro e letteratura del Novecento, che esordì sulle scene tedesche, a Colonia, nel 1965. Data la complessità dell'allestimento e però di rara esecuzione.
La produzione scaligera, per la regia di Alvis Hermanis e la direzione musicale di Ingo Metzmacher, nasce dalla collaborazione con il Festival di Salisburgo che la presentò nell'estate del 2012. L'allestimento milanese è stato comunque fortemente rivisitato, declinato secondo gli spazi scaligeri certo più ridotti di quelli del teatro austriaco. E' insomma un evento culturale, che tra l'altro rientra nel progetto di ScalAperta, nel senso che i biglietti dell'ultima recita, quella del 3 febbraio, sono acquistabili a metà prezzo secondo l'operazione messa in moto dal sovrintendente Pereira che così intende rendere il teatro il più accessibile. Una policy di teatro aperto e fruibile confermata anche dal debutto di un'iniziativa mai decollata alla Scala: alle ore 19, dunque a un'ora dall'inizio dello spettacolo, ogni recita sarà preceduta da un incontro introduttivo gratuito, nel Ridotto dei Palchi. Altra offerta nuova di zecca sono le introduzioni ai concerti di La Scala in famiglia. I 5 concerti da camera della domenica pomeriggio (dal 18 gennaio al 25 ottobre ), da quest'anno saranno preceduti da un'introduzione all'appuntamento affidata a un attore, si parte con Antonio Albanese, quindi Michele Nani e Giacomo Poretti (ovvero Giacomo di Aldo, Giovanni e Giacomo). Il primo appuntamento, il 18 gennaio alle 16, vedrà i Cameristi della Scala impegnati nelle «Quattro stagioni» di Vivaldi con la spalla dell'orchestra scaligera Francesco Manara e la presentazione di Albanese.
In Die Soldaten si racconta il declino di Marie, una borghese di belle speranze però sedotta e abbandonata, anzi ceduta agli amici soldati, da Desportes, un ufficiale aristocratico senza scrupoli. Marie si riduce a puttana dei soldati, e infine su una strada dove, mendicando, neppure il padre la riconosce. Nell'orbita di Marie c'è il commerciante di stoffe Stolzius, suo promesso sposo che per vendicare la ragazza avvelena Desportes, quindi si suicida. Zimmermann si rifece a Lenz, ma anche ai filosofi Agostino, Bergson, e Husserl.
Nell'atmosfera allucinata di Die Soldaten tutti sono prigionieri condizionati, scrive Zimmermann, «non dal destino ma piuttosto dalla costellazione fatale delle classi sociali, delle circostanze, dei caratteri, a partire dalla quale essi subiscono in fondo innocentemente eventi ai quali non possono sfuggire». Parola di un compositore cresciuto negli anni del totalitarismo hitleriano, e a suo modo «anti-Soldaten».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.