L’ultima corsa dei teppisti No Tav Imbrattamenti e blocco dei treni

L’ultima corsa dei teppisti No Tav Imbrattamenti e blocco dei treni

Il messaggio della questura era chiaro: giocate pure ai sovversivi ma non avvicinatevi alla Centrale. Così i Centri sociali scesi in strada contro la Tratta ad alta velocità dopo aver attraversato rumorosamente la città, arrivati a due passi dalla stazione si sono limitati a fare la faccia feroce. Del resto erano riusciti a fermare per 5 minuti il Frecciarossa a Rogoredo, pertanto la giornata era salva. Si è così ripetuta stancamente anche ieri la solita protesta con l’unica novità che contro la Tav questa volta sono scesi in campo anche i militanti di Forza Nuova, pur se rigorosamente separati. «Questi teppisti vogliono farci restare fermi al 1871» ha commentato il governatore della Lombardia Roberto Formigoni.
La giornata si è aperta alle 9.30 in lardo Cairoli dove si sono concentrati i ragazzi del coordinamento scuole. Un mezzo flop: a fronte di oltre mille studenti previsti da organizzatori e forze dell’ordine, tanta grazia se sono arrivati a 400. All’inizio l’ormai consueta scaramuccia tra il Centro sociale «Cantiere» e i «Corsari» per prendere la testa del corteo: qualche spintone poi i «cantierini» ha mollato la presa.
A quel punto i ragazzi hanno preso a marciare, via Cusani, Broletto poi piazza Meda con banche imbrattate con vernice, in particolare Intesa rea di finanziare la Tav, e carabinieri bersagliati da uova. Poi avanti fino a corso Venezia dove giungeva la notizia dell’occupazione dei binari a Rogoredo da parte di una quarantina di antagonisti. Giusto il tempo di fermare per cinque minuti il Frecciarossa poi all’arrivo della polizia si sono allontanati senza tante storie. Avanti ancora fino a Oberdan, Vittorio Veneto per poi piegare a destra per via Lazzareto. Poco prima di via Scarlatti gli adolescenti in prima fila hanno lasciato il posto a «duri» del movimento che hanno calato passamontagna e casco. La stazione era lì a due passi invitante, così all’incrocio hanno provato a sorprendere gli agenti. Che ovviamente li aspettavano al varco. Non c’è stato neppure bisogno del contatto, un’occhiata al rapporto di forze e rapido dietrofont. Anche perché, fossero pure passati avrebbero trovato in Centrale un forte presidio di polizia e carabinieri. Così in piazza Caiazzo il corteo ha sostato un’oretta per sciogliersi attorno alle 12.30. Ma ecco inaspettata, la coda di proteste: un ventina di militanti di Forza nuova si è assembrato per qualche minuto sotto il Giornale esibendo uno striscione di protestare contro il Tav, in un’inedita alleanza con l’estrema sinistra.

Miracoli dell’alta velocità
«Questi teppisti vogliono farci restare fermi al 1871, quando venne inaugurato il traforo del Frejus - ha commentato il governatore Roberto Formigoni - La Tav deve essere costruita per collegare rapidamente Torino a Lione e rendere possibile il grande corridoio che collegherà la Spagna alla Russia».

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