La Darsena torna palude: mucillagini e alghe ricoprono a macchia di leopardo le acque dell'ex porto di Milano, soprattutto sul lato di piazzale Cantore e del ponte medioevale. La nuova Darsena riqualificata, costata 18 mesi di lavori e circa 14 milioni di euro, si trova a fare i conti con la prima emergenza, offrendo un pessimo spettacolo a milanesi e turisti.
Inutile dire che le mucillagini, ovvero le alghe arboree che si sviluppano dal fondale fino in superficie, sono piante infestanti, che puzzano con il caldo, trasformandosi nel terreno ideale di coltura per zanzare e batteri. Ogni mattina i volontari e i soci dell'associazione Marinai d'Italia, che si affaccia proprio sul bacino all'altezza di piazzale Cantore, si ritrovano con dei retini per pescare le alghe infestanti. Stesso discorso vale per i dipendenti il Consorzio Villoresi.
A fare le spese delle zanzare e del cattivo odore i soci dell'associazione, ma anche i residenti delle case che si affacciano sui Navigli. «Sono diversi i punti in cui l'acqua ristagna - attacca Gabriella Valassina, del Comitato Abitanti Navigli - nel lato verso piazzale Cantore, e nei pressi della conca di Viarenna. Alle acque stagnanti si aggiunge il problema del deposito di rifiuti. Eppure prima c'era una palude, non è certo una novità che in Darsena la corrente non è sufficiente a movimentare le acque». «Il problema non è progettuale, ma di acque - spiega l'assessore ai Lavori pubblici del Comune Carmela Rozza - quando il livello del Naviglio supera il 1,40 metri di altezza l'acqua viaggia più lentamente».
Depositi di spazzatura si concentrano anche sullo sgrigliatore del Ticinello, che viene pulito tutte le mattine. In questo caso il flusso del torrente porta con sé i rifiuti che si fermano appunto sulle griglie. «Stiamo studiando un sistema di camuffamento, perché la spazzatura non sia visibile, ma non è semplice perché bisogna consentire le operazioni di pulizia che avvengono quotidianamente» spiega Rozza. «Gli aggiustamenti sono tutti programmabili - replica Gianni Confalonieri, delegato del Comune per Expo -. Dal Naviglio Grande con il taglio dell'erba tipico della stagione arriva parecchio materiale che rallenta ulteriormente le acque». «Il problema del Naviglio è che l'acqua non scorre con velocità sufficiente - spiega il direttore lavori l'ingegnere Pasquale Frezza -, che purtroppo con l'acqua stagnante si formano spesso. Sul lato di Cantore per di più arriva solo l'acqua della falda, in quantità ridotta. Eravamo a conoscenza del problema e per questo abbiamo montato degli eccitatori sotto la passerella pedonale, ma non smuovono l'acqua a sufficienza. Serviva un meccanismo più potente, ma il fondale è basso». Quindi? «Abbiamo fatto un accordo con il Consorzio Villoresi per la pulizia di acque e fondale».
In sostanza non potendo risolvere il problema
tecnicamente, si ricorrerà a una pulizia quotidiana. La barca che dovrà raccogliere la mucillagine è stata costruita ad hoc, e dovrebbe entrare in funzione il 9 luglio. Dopodiché servirà un'accurata disinfestazione delle acque.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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