Dopo l'alluvione, lo sciopero: città ko

Il maltempo che ha flagellato Milano ha concesso una breve tregua. Domani, secondo le previsioni, la pioggia tornerà a battere la città ma nell'unica giornata in cui la metropoli potrebbe tirare il fiato, ecco la raffica degli scioperi indetti dalle varie sigle sindacali per contestare il Job act di Renzi. Mezzi pubblici in tilt dalle 8.45 alle 15 e dalle 18 alla fine del servizio. Niente in superficie e metrò fermo dalle 18 a fine servizio. Ma anche treni, aerei e scuole si uniranno alla mobilitazione. I disservizi ferroviari legati al maltempo dei giorni scorsi si ripeteranno oggi perché gli autoferrrotranvieri incrociano le braccia fino alla mezzanotte. Garantite solo le «Frecce» a lunga percorrenza di Trenitalia. Non parte nemmeno il Malpensa express. Un corteo attraverserà il centro da Porta Venezia a piazza Duomo dove si terranno i comizi di Susanna Camusso, segretaria Cgil e Maurizio Landini, segretario Fiom. Disagi dunque per tutti. Sia per chi dovrà girare in città, sia per i pendolari. Il traffico sulle strade si intensificherà e il Comune non ha sospeso Area C. Si paga, insomma. Nonostante il sindaco si sia appellato ai sindacati perché riducano al minimo i disagi.

Dieci anni di residenza per accedere alle graduatorie Aler e nuovi criteri per le assegnazioni. Ma anche sconti per chi è in regola coi pagamenti. E una ricetta: sgombero, recupero e messa a disposizione delle famiglie. In venti giorni. (...)

Bufera sulla Diocesi di Milano per la lettera inviata agli insegnanti di religione nella quale si chiedeva di «segnalare» le scuole nelle quali vengono trattati temi legati all'omosessualità. Alla fine, arrivano le scuse della Curia: «Una comunicazione inappropriata».

Sì all'ex patron dell'Inter Pellegrini e all'ad del

Milan Galliani, bocciatura (con protesta della Lega) per Vasco Rossi. Sono 26 gli Ambrogini d'oro e due alla Memoria che saranno consegnati il 7 dicembre al dal Verme. Attestato al Giornale per i 40 anni dalla fondazione.