L'arcivescovo celebra la festa dei poliziotti «Angeli di san Michele»

Si festeggia il 29 settembre san Michele Arcangelo, protettore della Polizia. E il neo arcivescovo, Mario Delpini, ha scelto la chiesa di Precotto per denunciare «l'enormità delle risorse della malavita, che vuole schiacciare chi la vuol contrastare». Delpini ha celebrato la Messa nella chiesetta affollata di gente del quartiere, tra tanti poliziotti e poliziotte, molti in piedi, alcuni impegnati nelle letture del giorno. L'arcivescovo, che nell'omelia in Duomo per il suo ingresso in città si è rivolto a politici, militari, forze dell'ordine, chiamando tutti «fratelli e sorelle», è andato oltre. Ha definito gli agenti di polizia «angeli di san Michele», una benedizione per molti di loro impegnati in prima linea, più abituati a essere guardati con diffidenza o addirittura additati come «sbirri».

Delpini, richiamando il senso profondo della loro attività di ogni giorno, ne ha parlato come una schiera pronta a combattere il male.

«Siamo qui a dichiararci dalla parte del bene invece che da quella del drago rosso» le parole a commento della pagina dell'Apocalisse. «C'è persino chi è ferito o chi muore nel fare il loro mestiere, ma gli angeli di san Michele continuano. Aspettano il premio di Dio piuttosto che l'applauso degli uomini».

SCot

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