Taittinger apre “Table Polychrome” a Reims

Un locale che è al contempo ristorante, bar e installazione sensoriale nella sede storica della Maison della Champagne. Il commensale viene guidato da una regia che mette insieme champagne, cucina e narrazione visiva. Il format rinasce ogni anno con un nuovo chef ospite chiamato a reinterpretare il tema della policromia. Ora c’è Charles Colombeau

Tattinger, Vitalie e Clovis
Tattinger, Vitalie e Clovis
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La Maison Taittinger ha inaugurato a Reims un nuovo spazio che unisce ristorazione, architettura e arte. Si chiama “Table Polychrome” e sorge nella sede storica della maison, in Place Saint- Nicaise. Non un semplice ristorante, ma un luogo pensato per mettere in scena l’arte dell’assemblaggio – principio cardine dello Champagne – attraverso piatti, cuvée e una messa in scena curata fin nei dettagli.

Alla guida della cucina c’è Charles Coulombeau, stella Michelin e vincitore nel 2020 del premio di cucina internazionale Taittinger. Il suo menù gioca sulla “policromia” – intesa come varietà di ingredienti, colori e suggestioni – e cambia con le stagioni. Ogni piatto è pensato per dialogare con una delle etichette della Maison, accompagnato da condimenti originali, formaggi selezionati in collaborazione con un affinatore e dessert freschi a base di frutta.

L’obiettivo, dichiarato, è offrire un’esperienza che sia al tempo stesso personale e collettiva. Il commensale partecipa al proprio percorso gastronomico, guidato da una regia che mette insieme champagne, cucina e narrazione visiva. Il format si rinnova ogni anno con un nuovo chef ospite chiamato a reinterpretare il tema della policromia. Per il 2025 resta alla guida Coulombeau, in collaborazione con la presidente Vitalie Taittinger.

Tattinger, Polychrome

Il progetto architettonico, firmato da Giovanni Pace, è un’estensione dell’edificio principale, realizzata con l’intento di dialogare con l’ambiente e la storia del sito. Il complesso si sviluppa accanto a un parco disegnato dallo studio Triptyque / CDCP, pensato come un paesaggio in movimento che cambia con le stagioni. Gli interni sono curati da Grégory Guillemain (studio Homeage), con materiali come vetro, legno e pietra, e opere d’arte firmate da Sarah Walbaum e Simon Marq. Tutto ruota attorno al tema dell’assemblaggio, reso visibile attraverso trasparenze, cromie e texture che attraversano le sale.

Accanto al ristorante – 40 coperti, aperto dal giovedì al lunedì a pranzo – c’è anche il Polychrome Bar, uno spazio dedicato alla degustazione delle dieci cuvée Taittinger. È la prima volta che vengono riunite tutte insieme. Si possono assaggiare in abbinamento a prodotti stagionali o in formule più leggere, come l’afternoon tea in chiave internazionale. Il bar è aperto tutti i giorni in alta stagione, con 20 posti disponibili.

Tattinger, chef Charles Colombeau
Tattinger, chef Charles Colombeau

“Table Polychrome” si inserisce nell’offerta esperienziale della Maison, che include anche le visite alle cantine storiche e il concept store Chromatique. È un progetto che rafforza l’immagine della casa di Reims come attore culturale oltre che produttore di Champagne. Dal 1967 Taittinger sostiene la cucina d’autore con il premio Ars Nova (ex Taittinger Signature), destinato a giovani chef di talento.

Questa apertura, dunque, non si colloca fuori rotta, ma nel solco di una tradizione di lungo corso.

Nessuna rivoluzione, ma un nuovo tassello nel racconto di un marchio che punta a coniugare vino, cultura e ospitalità, senza perdere di vista la sostanza.

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