L'Artigiano dei record Un milione e mezzo i visitatori in otto giorni

Chiude la tradizionale rassegna natalizia: grande successo per piccole e micro imprese

Ha chiuso ieri, alle 22.30, la ventunesima edizione de «L'Artigiano in Fiera». La rassegna, avviata lo scorso 3 dicembre, si è confermata ancora una volta come la più grande vetrina internazionale della genialità delle micro e piccole imprese artigiane, con più di tremila stand espositivi, prodotti provenienti da oltre cento Paesi, 41 ristoranti, 24 «piazze e luoghi del gusto», in 310mila metri quadrati di superficie espositiva.

Numerose le novità proposte, quest'anno, dalla società organizzatrice, Ge.Fi. (Gestione Fiere spa): dai laboratori dal vivo alla ristorazione, dagli spettacoli musicali agli eventi culturali, dalle scuole di cucina ai corsi della creatività. I visitatori, per nove giorni, hanno affollato le corsie dei nove padiglioni del polo fieristico di Rho-Pero con un'affluenza record.

«L'Artigiano in Fiera dà una continuità all'Expo - ha dichiarato il presidente di Ge.Fi. Antonio Intiglietta -. La nostra manifestazione è ormai una vera e propria esposizione universale delle arti, dei mestieri e delle culture del mondo. Qui, ogni anno, gli artigiani comunicano la bellezza e la bontà del loro lavoro e dei loro prodotti con i volti, le mani e l'umanità di chi li produce, ma anche attraverso la musica, l'arte, la degustazione enogastronomica».

«Quest'anno - ha concluso Intiglietta - abbiamo assistito a un enorme successo in termini di partecipazione di pubblico nazionale ed europeo: abbiamo superato ampiamente il milione e mezzo di visitatori. L'evento inoltre sta diventando, sempre di più, una meta turistica proposta dalle agenzie viaggio italiane e internazionali. Un dato conferma con chiarezza che L'Artigiano in Fiera rappresenta, oggi, la più grande manifestazione mondiale dell'artigianato. La rassegna in cui la cultura dell'uomo al centro del lavoro e dell'economia si afferma come capitale mondiale».

Grande successo in queste edizioni hanno avuto i nove padiglioni fieristici degustazioni, intrattenimenti, spettacoli e danze dalle regioni d'Italia. Ma non solo. All'Artigiano in Fiera quest'anno abbiamo assistito a un fitto calendario di balli caratteristici dal mondo: dalla provincia di Guizhou al Vietnam, dall'India a Cuba, oltre alle musiche tradizionali spagnole e scozzesi con il gruppo Saor Patrol.

Numerosi, infine, i corsi della creatività (oltre 100) e le lavorazioni dal vivo degli artigiani presenti in fiera.

Un viaggio multisensoriale in 310mila metri quadrati di superficie espositiva, che ha coinvolto anche olfatto e gusto grazie agli stand enogastronomici e alle proposte della ristorazione da tutto il mondo: è bastato sedersi in uno dei 41 ristoranti o nelle 24 «piazze e luoghi del gusto» per percepire profumi, odori e sapori di Paesi esotici o dei vicoli dei borghi più caratteristici

dell'Italia. In un solo giorno è stato possibile gustare delizie casalinghe, vero orgoglio della cucina italiana, accanto a piatti della tradizione europea ed extraeuropea, che trasmettono millenni di tradizioni culinarie.

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