Cronaca locale

L'autunno caldo del Fai un weekend intero dedicato alla bellezza

Aperti al pubblico 89 siti in Lombardia tra palazzi antichi, ville, collezioni e giardini

L'autunno caldo del Fai un weekend intero dedicato alla bellezza

Guardare oltre la siepe di tesori e dimore altrimenti inaccessibili e scoprirvi l'infinto di un patrimonio nostro e bellissimo. È questo il senso delle prossime giornate d'autunno pensate dal Fai Giovani, al via oggi e domani, con l'ottava edizione, in abbinamento alla campagna di raccolta fondi «Ricordati di salvare l'Italia» ed una dedica speciale ai primi 200 anni dell'Infinito per eccellenza, firmato da Leopardi. A Milano saranno dodici i siti aperti per curiosare: si arriva a 89 in Lombardia, su un totale di 700 in tutto il Belpaese. Si entra con un'offerta libera, dai 2 ai 5 euro (dalle 10 alle 17,30), ma ci si può anche iscrivere (con lo sconto) al Fondo per l'ambiente italiano e si viene accolti da mediatori, giovani apprendisti Cicerone 2.0, con tante storie da raccontare. A Milano si può scegliere fra palazzi antichi e modernissimi, sedi di banche che dischiudono preziose collezioni d'arte, giardini, ville. Apre in anteprima dopo i restauri, a 12 anni dallo sgombero del centro sociale Garibaldi, la casa degli Artisti, palazzina razionalista del 1909, fra le prime dove fu sperimentato il cemento armato. A fine anni Settanta divenne una factory alla milanese con artisti del calibro di Luciano Fabro, Hidetoshi Nagasawa o la critica e storica d'arte Jole De Sanna. Sul Naviglio pavese apre, ai soci Fai con possibilità di iscriversi sul posto, uno dei rifugi antiaereo degli anni 40: 67 metri quadrati a quasi 4 metri di profondità. In centro, accanto alla galleria, è il palazzo storico della banca Lombarda, oggi sede di Ubi banca, da sempre fra i sostenitori dell'iniziativa, a dischiudere i tesori di questo salotto finanziario di fine ottocento. Dalla storia al futuro ecco, poi, alcuni luoghi simbolo della nuova Milano: in porta Nuova aprono il Coima headquarter by Mario Cucinella architects e la biblioteca degli Alberi, il terzo e nuovissimo parco pubblico di Milano, con 260 metri quadrati di orti didattici e 100 specie diverse. In porta Volta, tutti benvenuti alla Fondazione Feltrinelli pensata dal duo svizzero di archistar Herzog & De Meuron. Un grande classico, amatissimo dai milanesi, è la sede dell'Umanitaria di via Daverio, con i suoi quattro chiostri e l'antico refettorio a memoria del convento di santa Maria della Pace. La visita permetterà di ammirare anche il salone degli Affreschi, con la cinquecentesca «Crocifissione» attribuita a Bernardino Ferrari. La Milano, città che sale, è, invece, ben rappresentata dai suoi palazzi. Ad aprire nel fine settimana saranno, fra gli altri, la palazzina Appiani, villa Necchi Campiglio, il palazzo degli uffici Finanziari di via Manin, palazzo Melzi D'Eril, oggi sede di Cariplo, palazzo regione Lombardia ed anche la storica sede Edison, classe 1891, connubio perfetto fra estetica e funzionalità, pensato da Enrico Combi, con le vetrate a forma di cupola della sala degli Azionisti e degli Analisti, fra le più grandi al mondo per la delicata curvatura, realizzata con profili di piombo.

Fra le chicche da non perdere anche la sala del Consiglio con la fontana in marmo che assorbiva il fumo di sigari e sigarette nel corso delle riunioni.

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