Non si placa il grido di dolore proveniente da Milano centro. Questo, a quanto pare, è l'unico effetto che Expo ha portato in città. Altro che orde di turisti. Di stranieri per ora non se ne vede uno. Le lamentele arrivano da più campane, non solo dai ristoratori e dai commercianti. Al coro si aggiungono anche i direttori dei teatri e la Veneranda Fabbrica del Duomo.
Gli ingressi a teatro sono calati dell'80 per cento. E non c'entra la bella stagione. Quest'anno, il famigerato e imperdibile «anno di Expo», tutti hanno puntato su spettacoli attira pubblico ed hanno investito in cachet consistenti per avere un buon calendario di spettacoli fino alla fine di luglio. Insomma, nessun teatro chiude più a giugno con i saggi delle scuole di danza. Si sono organizzati, dal Nazionale al nuovo al Manzoni, per evitare le critiche di quelli che «Milano chiude alle otto di sera», «il cento è morto», «la città non è internazionale», eccetera eccetera. Ma non c'è niente da fare: i turisti per ora non ci sono e l'ingresso a 5 euro a Expo ha catalizzato tutti a Rho. «Beninteso, sono tutti i cittadini della zona - fa notare il direttore del teatro Nuovo a San Babila, Lorenzo Vitali - non certo gli stranieri, che finora nessuno ha visto. Noi l'anno scorso a quest'ora avevamo la sala piena, ora non ci sono più di cento persone per sera. È la conseguenza di un Expo serale con prezzi popolari che si è trasformato in una specie di fiera della salamella». C'è da dire che il Nuovo, per arrivare pronto all'estate clou di Milano, ha puntato su spettacoli che solitamente fanno il tutto esaurito, da Jesus Christ Superstar a Arturo Brachetti. Ma non ha avuto il riscontro sperato.
A chiedersi dove sono i flussi turistici è anche la Veneranda Fabbrica del Duomo. A quasi un mese dall'inizio di Expo non c'è stato nessuno aumento significativo nel numero di visitatori per il Duomo. A riferire i dati sulle presenze di turisti è il direttore della Veneranda Fabbrica Gianni Baratta: in tutto il mese di maggio, fino ad ora, sono stati in totale 253mila i visitatori della Cattedrale (esclusi i fedeli), in aumento solo del 10-15% rispetto a maggio dello scorso anno «ma non so dire se sia collegato ad Expo - ha detto Baratta - Una variazione simile era stata registrata anche nei primi mesi dell'anno». Numeri ancora lontani dai 50mila visitatori medi giornalieri immaginati dalla Veneranda Fabbrica (una prima stima circolata nei mesi scorsi parlava addirittura di 80mila).
«Siamo però fiduciosi - ammette Baratta - quando veramente inizierà il turismo di Expo dopo le scuole, i visitatori che staranno almeno due giorni a Milano nel 90% dei casi verranno senz'altro anche a vedere il Duomo».
Intanto, nei percorsi di vista interni alla Cattedrale si registra un «boom di presenze al museo del Duomo», grazie alla nuova tipologia di biglietti. «Supera quotidianamente le mille persone - ha riferito Baratta - numero mai registrato prima».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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