Lega all'attacco: via la licenza agli hotel che ospitano immigrati

Presentato un emendamento alla legge sul turismo. In più anche 10mila euro di multa. Salvini: "Devono fallire domani mattina"

Lega all'attacco: via la licenza agli hotel che ospitano immigrati

Nessuno sconto a chi intende fare business con l'accoglienza: la Lega Nord in Regione Lombardia ha presentato un emendamento alla legge sul turismo che prevede pene severe per chi ospita profughi e migranti economici. Una multa salata da 5 a 10mila euro, oltre ad una sospensione della licenza da sei mesi ad un anno.

Dalle parole ai fatti. E' tempo che il Carroccio attacca gli albergatori che aprono le porte dei loro Hotel ai migranti. Anche oggi Matteo Salvini su Twitter è tornato all'attacco: "Gli albergatori - ha scritto il leader della Lega - che sfruttano l'immigrazione devono fallire domani mattina!".

L'emendamento 97 alla legge sul turismo è stato firmato dal capogruppo dei leghisti al Pirellone, Massimiliano Romeo, da Fabio Rolfi e dal consigliere Pietro Fioroni. Nel testo si legge: "Tutte le strutture ricettive alberghiere e non alberghiere non possono ospitare, anche in via emergenziale, soggetti entrati illegalmente nel territorio italiano che non siano stati definitivamente regolarizzati ai sensi della normativa vigente. Chiunque contravvenga a queste disposizioni è punito con la sanzione amministrativa da 5.000 a 10.000 euro e con la sospensione dell'attività per un periodo da sei e dodici mesi".

Una spiegazione del motivo di tale iniziativa è stata allegata all'emendamento stesso. "Si propone - è scritto - di evitare che le strutture destinate al turismo e alla ricettività lombarda, che giustamente si vogliono qualificare a valorizzare, possano essere utilizzate come alloggi o rifugi temporanei per soggetti entrati illegalmente nei confini dello Stato italiano (siano essi profughi o migranti "economici")". Insomma, ufficialmente una mossa a difesa degli albergatori. Che devono pensare al turismo e non all'accoglienza. Quella spetta allo Stato, che dovrebbe (e il condizionale è d'obbligo) risolvere l'emergenza attraverso centri di accoglienza e accordi con le cooperative sociali.

"Si propone pertanto - si legge ancora nella spiegazione all'emendamento - di riservare l'accessibilità alle strutture turistiche lombarde ai soli cittadini entrati regolarmente in

Italia, o nel caso di migranti, in possesso di un regolare permesso di soggiorno rilasciato dalle autorità preposte e seguito dei processi di identificazione e di verifica del reale status di rifugiato".

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