Si piazzeranno con i banchetti proprio di fronte alla sede di Atm, in foro Bonaparte. E, armati di carta e penna, chiameranno a raccolta i pendolari e i milanesi infuriati per chiedere le dimissioni del presidente dell'azienda di trasporti Bruno Rota (nella foto tonda) e dell'assessore ai Trasporti Pierfrancesco Maran. Il Pdl vuole «licenziare» Rota, ma anche i leghisti fanno sul serio. Dopo il maxi ingorgo in metropolitana che martedì ha portato al collasso dei mezzi pubblici e ha procurato gravi disagi a migliaia di cittadini, vogliono andare fino in fondo a questa storia. Alla raccolta di firme, che partirà oggi alle ore 12, saranno presenti sia il segretario provinciale della Lega Nord Igor Iezzi sia l'europarlamentare Matteo Salvini che, nonostante non sia più «in attivo» in Comune, resta in prima linea nelle battaglie milanesi. Anzi, è proprio Salvini a lanciare le prime stoccate contro Atm via Twitter. On line ironizza su Rota che, per giustificare i disagi e il blocco dei mezzi per un'ora e mezza, ha tirato in ballo la iella. «La iella?» si chiede stizzito sul social network Salvini. Ci vuole un attimo per scatenare il dibattito. Intervengono tutti, passeggeri e cittadini comuni. «Sfortuna? - scrive qualcuno - allora basterà portarsi in tasca un cornetto rosso per non far fermare il metrò». Qualcun altro sposa la teoria del ferro di cavallo. Bastasse così poco. La raccolta di firme sarà lo specchio della rabbia dei milanesi, sia di quelli che sono rimasti intrappolati in metrò, sia di quelli che non ne possono più di guasti, tamponamenti e disagi. Per a fronte di un aumento del biglietto.
Finora nessuno ha chiesto sul serio le dimissioni di Rota e lui stesso ha precisato: «Non ho nessuna intenzione di andarmene. Anzi, spero proprio di restare a lungo». Nemmeno il dicastero di Maran era mai stato messo in discussione. Detto questo, è sotto gli occhi di tutti che (iattura a parte) vadano prese delle decisioni serie su Atm e sul rinnovo dei treni, vecchi di 40 anni. Un piano serio va impostato al di là dell'emergenza e deve andare ben oltre i trenta treni nuovi in arrivo sui binari del metrò. Ci sarà modo di approfondire e di chiarire quanto accaduto. Il presidente Rota, dopo essere stato messo sulla graticola durante la commissione Trasporti in Comune, verrà convocato urgentemente anche in Regione, come ha proposto il consigliere regionale dell'Udc Enrico Marcora in commissione Territorio.
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