La settimana natalizia sarà quella decisiva per le sorti giudiziarie di Giuseppe Sala. Non risolutiva, il sindaco risulta indagato nella vicenda della Piastra di Expo solo da pochi giorni, ma fondamentale per lui e il suo avvocato per capire che piega prenderanno i prossimi mesi di inchiesta. Non che il sostituto pg Felice Isnardi, titolare delle indagini avocate alla Procura della Repubblica a novembre, sia tenuto a dare spiegazioni o a interrogare Sala quando questo busserà alla sua porta. Tuttavia ha fatto trapelare la massima disponibilità ad ascoltare ciò che ha da dire.
Già oggi, o al più tardi nei primi giorni della settimana, l'avvocato del primo cittadino Salvatore Scuto potrebbe presentarsi in Procura generale per un incontro. Il mandato è quello di capire quali siano esattamente le accuse mosse al suo assistito in vista dell'interrogatorio vero e proprio. A dire il vero, l'atto di richiesta di sei mesi di proroga delle indagini è chiaro in proposito. A Sala sono contestati i reati di falso materiale e falso ideologico in concorso commessi il 30 maggio 2012, quando era ad di Expo. Si tratta - sulla scorta di un'informativa della Guardia di finanza di esattamente un anno dopo - della presunta retrodatazione illecita (ma ritenuta innocua dagli stessi inquirenti) di due verbali relativi alla sostituzione di altrettanti membri della commissione giudicatrice per l'appalto della Pisatra. Quello poi vinto dalla Mantovani grazie a un ribasso ai limiti del legale del 42 per cento. Ma il nodo sta proprio qui. Se l'accusa resterà tale, il sindaco si potrebbe sentire tranquillo e tornare subito al proprio posto. Di reato si tratta, certo, ma il Sala avrebbe già pronta una strategia difensiva che considera soddisfacente. Per questo anche lui come gli avvocati ha dedicato il fine settimana allo studio delle carte e al confronto con gli ex collaboratori di Expo. Se invece Isnardi, che indaga da poco più di un mese, in futuro aprirà nuovi fronti per il sindaco la situazione potrebbe farsi seria.
Sempre in settimana è attesa la decisione del gip Lucio Marcantonio sulla richiesta di proroga delle indagini. Con il via libera, considerato scontato visti i precedenti, si aprirebbe comunque un nuovo periodo di approfondimenti della Procura generale: fino al 10 giugno 2017. Un tempo non troppo lungo dal punto di vista della giustizia, un'eternità da quello della politica e dell'amministrazione di una città. Anche qui si aprirebbero due vie: Isnardi può decidere di stralciare la posizione di Sala da quella degli altri sei indagati e chiedere l'archiviazione per il sindaco.
Oppure - ed è l'ipotesi più accreditata dopo le recenti iniziative dalla Procura generale - andare avanti con le indagini e concluderle con la richiesta di rinvio a giudizio. Un atto che per un primo cittadino avrebbe un valore molto più pesante rispetto alla semplice iscrizione nel registro degli indagati.CBas
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.