Lettera dei medici legali alla Procura «Pagamenti in ritardo, stop autopsie»

I camici bianchi minacciano il blocco a partire da venerdì «Subito un incontro coi pm»

I ritardi nei pagamenti da parte della Procura mettono a rischio il lavoro dei medici legali che, in una lettera inviata al procuratore Piero Forno, sottolineano come ci si ritrovi «nella condizione di non poter più garantire il servizio di turnazione e reperibilità» e si dicono pronti - in caso non ci sia un incontro a breve - «ad interrompere da venerdì 29 aprile prossimo ogni attività tradizionalmente assicurata» dall'Istituto di Medicina legale: sopralluoghi, autopsie e consulenze. La lettera è affissa nella struttura di via Mangiagalli, e porta la firma di sette medici in qualità di responsabili dei turni di reperibilità per i sopralluoghi medico-legali e per l'attività autoptica della sala anatomica del Civico obitorio di Milano. Negli ultimi due mesi, quando è stata inviata alla Procura un'altra missiva con i dati dell'ammontare «dei compensi non percepiti» dal personale dell'istituto, «il processo di liquidazione delle nuove consulenze da parte di sostituti procuratori e quello dell'emissione del provvedimento relativo a consulenze già liquidate (a suo tempo presentate su modulo cartaceo) non è significativamente mutato».

La proposta di risolvere il secondo dei due problemi, cioè identificare un amministrativo di riferimento, «è con tutta evidenza insufficiente se la persona in questione non è deputata a ciò in via dedicata e l'ufficio è aperto per il nostro accesso un'ora sola alla settimana».

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