Un lettera di fine anno che è quasi un manifesto politico. Il sindaco Beppe Sala ha inviato via mail a tutti i dipendenti un messaggio di auguri che a qualcuno suonato come uno spot anti Salvini e anti Lega visto che al capitolo sicurezza avverte che «continua la richiesta di un maggior controllo del nostro territorio» ma «queste ansie non si specchiano nelle statistiche che segnalano una continua decrescita di delitti e di reati. Sono il segno di un disagio che non può essere allietato con muri, ruspe e ronde di vario genere bensì con la costruzione di nuovi modelli sociali che si basano prima di tutto sul diritto alla casa, all'educazione, alla sanità e al lavoro». E chiede di «diffidare sempre di tutti gli eroi di un solo giorno che continuano a rappresentare la soluzione dei problemi di oggi con semplici formulette. Non esiste alcuna bacchetta magica che in un attimo crei mondi nuovi sicuri, giusti ed equi».
Sala scrive che «stiamo vivendo una fase storica di grandi contraddizioni e di forti tensioni, ma è giusto ricordare che se Milano è per molti additata a un esempio, molto si deve al ruolo che il suo Comune ha svolto sempre e particolarmente negli ultimi decenni». Ma «questo primato non ci deve far dimenticare che la democrazia (parola spesso dimenticata da questo clima di scontro e di belligeranza continui) per essere tale ha bisogno di essere corroborata dall'equità. Il Comune non può sopportare che nella nostra città si mantengano differenze economiche e sociali che rendono difficile la stessa partecipazione civile a tutti i suoi cittadini». Non manca la scossa green. «Quest'anno - ricorda - dai più giovani è giunta anche verso il Comune la pressante richiesta di affrontare seriamente e concretamente il tema ambientale.
So che avete già dimostrato coi fatti di avere a cuore questa città: vi chiedo l'aiuto per far sì che la nostra azione e i suoi risultati siano sempre di più all'altezza». E dato che il Comune «ha ricominciato ad assumere» chiede ai dipendenti di «aiutare questi giovani», le «future colonne» di Palazzo Marino.
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