Cronaca locale

L'hotel abusivo dei delinquenti: qui regnano degrado e crimine

L'ex scuola in via Zama è ancora occupata: aule chiuse con catene e lucchetti e immondizia. La Sardone: "Com'è possibile che Sala non alzi un dito"

L'hotel abusivo dei delinquenti: qui regnano degrado e crimine

"La questione sta diventando grottesca". Così, l'europarlamentare e consigliere comunale della Lega, Silvia Sardone, ha commentato le ultime notizie sull'ex scuola di via Zama, a Milano, diventata hotel per migranti e sbandati. La Sardone aveva presentato un'interrogazione al Comune di Milano, per chiedere quali fossero le intenzioni del Sindaco Sala e i provvedimenti pensati per porre fine alla situazione di degrado che caratterizza la zona.

Da tempo, infatti, nel quartiere Barlese/Zama si susseguono "continue e reiterate attività illecite, che minano l'incolumità dei residenti". Numerose le richieste d'aiuto dei cittadini che, come riporta il consigliere leghista, si sono rivolti alla forza pubblica "senza che la stessa abbia dato segno ad azioni preventive e deterrenti alla commissione dei reati". Già lo scorso febbraio, la Sardone aveva documentato, con un video reportage, la situazione nell'ex scuola, in cui ampie porzioni di pavimento erano ricoperte da sporcizia, mentre le aule si erano trasformate in alloggi abusivi, chiusi da lucchetti e catene. "Purtroppo, questi sono i risultati delle politiche dell'accoglienza sfrenata targate Pd: sbandati senza documenti, fantasmi per lo Stato italiano, che compiono reati a ripetizione nel silenzio delle istituzioni", aveva commentato il consigliere leghista, ringraziando le forze dell'ordine per i periodici interventi.

Data la situazione, la Sardone aveva presentato un'interrogazione al Comune. Ieri, la risposta. "La polizia locale informa che durante l'ultimo sopralluogo effettuato si è accertato che la situazione all'interno dell'ex scuola di via Zama non è cambiata", si legge nel testo. Le aule, infatti, sono state trovate chiuse con catene e lucchetti, mentre altri luoghi erano stati adibiti a vere e proprie discariche, con cumuli di immondizia ovunque: "Si può ipotizzare che vi dimorino stabilmente circa 40/50 persone". Ma, precisa il testo, "Un eventale nuovo intervento, senza la contestuale sigillatura degli accessi renderebbe vana l'attività svolta, come già successo in passato".

Il Comune, fa notare la Sardone, ha quindi ammesso l'inutilità di sgomberare l'ex scuola senza sigillare gli ingressi: "E allora perché non li sigilla?- si chiede- Forse perché gli fa comodo tenere un edificio così grande e così pieno di immigrati, spacciatori, ladri, tossici, lontano dal centro? La questione sta diventando grottesca". Nonostante anni di degrado e delinquenza, "la sinistra continua a rimandare la soluzione al problema. Non riescono nemmeno a vendere l'immobile per una futura riqualificazione. La cosa più logica sarebbe murare ogni accesso per evitare nuove intrusioni ma nemmeno questo è mai stato fatto né preso in considerazione". Poi, la Sardone si rivolge direttamente al sindaco Sala, perché "smetta di sottrarsi alle sue responsabilità e risponda alle nostre domande. Perché l'ex scuola di via Zama viene lasciata alla mercé dei clandestini?".

Ma la risposta all'interrogazione non ha soddisfatto il consigliere leghista: "Mi chiedo come sia possibile- ha concluso-che a Milano possa esistere un hotel abusivo in mano a delinquenti senza che nessuno da Palazzo Marino alzi un dito".

Commenti