Il Pdl ha sfidato multe e vigili pur di appendere il suo manifesto di solidarietà ai due marò prigionieri in India. Tuttavia per vedere esposto lo striscione ufficiale del Comune di Milano bisognerà aspettare lunedì, quando laula del Consiglio comunale voterà la mozione. I paletti fissati dal capogruppo del Pd, Carmela Rozza, sono stati condivisi anche da Sel, quindi non dovrebbero esserci colpi di scena. Di fatto si chiede di scrivere sul manifesto di «restituire» i due militari e non di «liberarli». Il Pdl invece propone la scritta «Salviamo i due marò». Lintento comunque è lo stesso: far uscire i due ragazzi dalla prigione indiana e portarli in Italia. «Se i due marò sono responsabili dellomicidio dei pescatori indiani - spiega il consigliere comunale di Sel Luca Gibillini - allora è giusto limitarsi a chiedere che vengano trasferiti in Italia per il processo. Non dimentichiamoci che le due vere vittime di questa storia sono i due indiani. Non dico di esporre le loro foto, ma almeno di non dimenticarci di loro».
Sel appoggia anche la scelta del sindaco Giuliano Pisapia di incontrare di persona il console indiano. Lappuntamento è fissato per domani e a chi fa notare il ritardo nellazione del Comune (arrivato solo in coda allintermediazione della Provincia e alle prove di solidarietà del Pdl), Gibillini replica: «Il sindaco nei giorni scorsi era fuori Milano. È bene che si occupi personalmente della questione. Chi meglio di lui conosce il valore del diritto internazionale?».
I nodi sulla questione marò dovrebbero quindi sciogliersi lunedì. A premere è lo stesso il vice presidente del Consiglio comunale, Riccardo De Corato, che ieri in ufficio di presidenza ha chiesto esplicitamente che le mozioni di Pd e Pdl sui militari siano discusse allinizio della seduta a Palazzo Marino. «La maggioranza - critica De Corato - invece tenta di nascondere la propria sconfitta rimandando la discussione alla fine della seduta dopo il piano generale di sviluppo, con pochi giornalisti in aula, in modo da farla passare in sordina. Noi tenteremo in ogni modo di farla discutere ad inizio della seduta per dare a questa mozione la dovuta importanza». Lesponente pidiellino parla di retromarcia da parte della squadra arancione: «Dopo la figuraccia rimediata sullesposizione dei volti dei due marò sulla facciata di Palazzo Marino o sui due totem in piazza della Scala, Pisapia, la Rozza e compagni rosso-arancioni hanno innestato una retromarcia e adesso parlano di accordo con lopposizione per giungere ad un accordo sulla frase che dovrebbe essere scritta accanto ai due volti dei due soldati italiani».
Se il tira e molla sullo striscione per i due marò sembra a un passo dalla soluzione, così non è per unaltra mozione presentata dal Pdl, che chiede un atto di solidarietà verso le forze dellordine e i giornalisti aggrediti dai No Tav durante le manifestazioni.
Via libera di Sel al Pd sulla foto in Comune Affissa per chiedere (solo) il ritorno in Italia
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