Un punto in più ai locali che installeranno all'interno distributori automatici di profilattici. C'è anche questa novità nel (già assurdo) Regolamento comunale del Commercio con cui la giunta sta tentando, in un percorso a ostacoli che dura in Consiglio ormai da quattro mesi, di introdurre un sistema di «patente a punti» per gli esercizi di prossima apertura. Un sistema per frenare la movida, giurano. A rileggere il verbale della Commissione a cui partecipò lo scorso 27 novembre il dirigente dell'Annonaria Mario Emanuelli, non si direbbe. «L'applicazione delle norme non sarà di facile attuazione» faceva presente già allora il settore dei vigili che dovrà occuparsi di verificare che un locale è aperto legittimamente. Un esempio? Chi garantirà di chiudere entro mezzanotte salirà parecchio in graduatoria, ma i vigili dovranno andare in giro la sera con l'elenco dei pub che hanno dichiarato il rispetto dei paletti orari? Tempo al tempo. Intanto, il radicale Marco Cappato e la consigliera Pd Rosaria Iardino festeggiavano il punto in più garantito giovedì sera agli esercizi che garantiranno il distributore di preservativi. Per fare un confronto: rendere i locali accessibili ai disabili «vale» 3 punti, solo due in più. «Tre punti per locali anti-barriere e 6 a chi mette le serrande avvolgibili, 11 a chi installa l'aria condizionata. È un regolamento incivile» ha sottolineato le discrepanze anche il consigliere Manfredi Palmeri, che ha chiesto con un subemendamento di alzare il punteggio ai pub senza barriere. É stato bocciato.
Non sono le assurdità nel regolamento, comunque, ad averlo impantanato ancora in aula due sere fa, quanto i dispetti tra la maggioranza e l'assessore al Commercio Franco D'Alfonso, liti interne al Pd e divergenze di opinione nell'opposizione. Il risultato è che la città è rimasta ancora senza regolamento e senza ordinanze che disciplinino gli orari della movida, il «liberi tutti» a questo punto durerà almeno fino a fine mese. Ieri in giunta l'assessore alla Sicurezza marco Granelli propendeva per la firma di ordinanze ponte sugli orari fino ad approvazione della delibera, D'Alfonso ha insistito perchè l'aula sia costretta a trovare la quadra e licenziare il documento. Sarà firmata solo l'ordinanza solo per ribadire da stasera il divieto di vendere bevande in vetro dopo le 21. Il problema tempi: la prossima settimana sono già fissate tre sedute sul Bilancio di previsione 2014, non può più slittare è stato l'imperativo dell'assessore Balzani. Il capogruppo Pd Lamberto Bertolè immagina «una seduta ad hoc per chiudere sul Commercio venerdì prossimo». La giunta scarica lo stallo sul centrodestra («ostruzionismo irresponsabile»).
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