L'Ippodromo è rinato lo battezza Varenne

Dopo due anni e mezzo di assenza inaugura il nuovo impianto intitolato «La Maura». Il purosangue in pensione fa il giro d'onore

L'Ippodromo è rinato lo battezza Varenne

Per Amore Gaul e Sharon Gar. Così l'ippica è brillantemente femmina con due cavalle dai nomi venereggianti, ma soprattutto dalla nobile discendenza, essendo figlie di Varenne. E' la loro magnificenza l'immagine d'apertura de «La Maura», altro nome femminile per l'ippodromo del trotto inaugurato ieri a Milano dove Per Amore Gaul ha già fatto scattare le sue nervose caviglie nel premio Città di Milano e Sharon Gar nel premio Cagnes de Mer. Al padre Varenne, invece, è stato riservato il red carpet come a una vera star. Il ritorno delle lucide criniere al vento era un momento atteso da due anni, e non solo per la mancanza di uno sport così amato a Milano, ma anche perché i sessantasei lavoratori di San Siro si trovavano in cassa integrazione da quando, primo gennaio 2013, l'attività agonistica venne sospesa.

A pochi chilometri di distanza dal vecchio ippodromo, in un impianto smagliante, torna di scena il trotto alla Maura, nome preso dalla vecchia cascina presente nell'area, inaugurato, anzi, inaugurata oggi con una sfilata di focosi destrieri e carrozze seguita da un corteo di famiglie e bambini in festa. Per l'occasione Varenne non si è risparmiato e nel fulgore del suo carisma si è concesso ai flash di un tempo e come un tempo il popolo dell'ippica si è stretto in un abbraccio commosso intorno al suo Campione, che il 19 maggio compirà vent'anni. Venti primavere festeggiate ieri in anticipo con una torta a base di mele e carote. Vestito nella principesca coperta azzurra destinata ai vincitori, Varenne ha portato nel nuovo ippodromo la commozione di una carriera ineguagliabile, cedendo, da vero principe, il passo alle due figlie. «Il Capitano» ha vinto 45 corse su 58 disputate, mettendo in cassaforte quasi 9 miliardi di lire di montepremi. Il suo primo exploit fu proprio a San Siro, a cui seguì il Grand Prix d'Amerique a Parigi, condotto con magistrale eroicità, visto che rimase in testa dall'inizio alla fine.

Il Premio città di Milano è stata la garà più importante della giornata d'inaugurazione: si è corso sui 1600 metri. Per Amore Gual è stata guidata da Enrico Bellei, driver toscano per ben venti volte vincitore del «Frustino d'oro». In pista sono scese anche Nautica Wise, vincitrice dell'ultima corsa disputata nell'ippodromo di San Siro alla fine del 2012, «tenuta» da Luca Schettino, nipote di Oreste, artiere del mitico Tornese, asso del trotto mondiale a cavallo tra gli anni Cinquanta e Sessanta con 133 vittorie in 229 corse, compresi 36 Gran premi. L'ippodromo della Maura, di proprietà della Snai che ha affidato la gestione sportiva alla Società Trenno, è stato realizzato con fondi privati ed è un impianto ad «impatto ambientale minimo», con materiali a chilometro zero, come ad esempio il fondo della pista dei record di San Siro trotto.

Ieri tra gli appassionati si diceva: non si sa se maggio 2015 rimarrà nella storia di Milano per Expo o per l'inaugurazione de «La Maura» che farà aprire a tutti nuovi taccuini, libretti degli assegni e diari per tornare a dar fiato al nitrito di muscoli e leggerezza.

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