
Vietato protestare contro piazza Castello pedonale. Per il consigliere comunale di Sel, Luca Gibillini, la chiusura alle auto piace praticamente a tutti. É impossibile che sul fronte del no salgano, ad esempio, tanti lavoratori che anche con il traffico ridotto ai minimi termini per il Ponte hanno capito quale sarà l'impatto con la circolazione torneranno a regime. Tempo al tempo. Secondo la sinistra, a scagliarsi contro l'isola sono solo i ricchi residenti di piazza Castello. E hanno pure le conoscenze giuste nei grossi giornali. L'esponente di Sel ieri non ha gradito le lettere di protesta pubblicate sul Corriere della Sera. Su Facebook ha sparato a zero, rispolverando immagini delle lotte di classe d'altri tempi. «Cari residenti di piazza Castello - è l'incipit -, so che siete pochi ma influenti, perchè chi abita lì povero e disperato non è. Massima solidarietà per voi. Per voi che avete la possibilità di far sentire il vostro vocione attraverso il Corrierone della sera, vocione arrabbiato perchè non potete arrivare sotto casa con il Suv e rischiate di avere sotto casa gente normale, mentre siete abituati ad avere il Castello solo per voi». Agli «amici residenti di piazza Castello» rivolge ironicamente la «massima solidarietà, e la speranza che la devastazione e il saccheggio che porterà questa sciagura della pedonalizzazione passi presto. Siamo tutti piazzacastellani». Ma Gibillini riesce a prendersela anche con i Papi Giovanni Paolo XXIII e Giovanni Paolo II. Atm ha emesso da ieri al 10 maggio un biglietto speciale dedicato alla canonizzazione, con i volti e la dicitura «Milano con i Papi». Per il consigliere «una sorpresa» che lo ha portato a scrivere una lettera-interrogazione ad Atm e all'assessore alla Mobilità Piefrancesco Maran.
La frase, attacca, «si configura come una presa di posizione culturale, politica e religiosa, soprattutto se stampata su un documento di viaggio della città. Chi e dove ha deciso la dicitura del messaggio promozionale? Qualcuno ha pagato lo spot ad Atm? É opportuno e rispettoso dei milanesi che professano altri credo?».