Lite nel campo, rom in fuga ne uccide un altro

Un nomade scappa in auto a folle velocità e abbatte un palo e un uomo. Poi si dilegua

Doveva essere una festa nel campo rom, invece è scoppiata una lite, poi un lancio di sassi, una corsa in auto, la fine. Un altro morto nella periferia nord di Milano, non troppo lontano da Villapizzone, non troppo lontano dalla stazione in cui, due notti fa, un ferroviere si è visto staccare il braccio con il machete da una gang di latinoamericani.

Questa volta, la morte arriva in un modo diverso, ma sempre violento, dopo lo scontro scoppiato nel campo nomadi di via Palizzi, al di là del cavalcavia, in zona Certosa. E così un uomo è stato travolto da un'auto mentre camminava su una pista ciclabile, nel punto in cui via Palizzi incrocia via Varesina: è una persona di circa cinquant'anni, rom, non ancora identificata. Quando l'auto medica del 118 è arrivata sul posto, il medico non ha potuto che constatare il decesso.

I carabinieri si sono messi subito al lavoro per svolgere accertamenti e cercare di definire la dinamica dell'accaduto: non è così facile ricostruire ciò che è successo, come si è svolto nei dettagli l'ennesimo episodio di violenza in questa città ferita. Due le ipotesi: che si tratti di un omicidio a seguito della lite, nato per la rabbia dello scontro e perseguito in modo volontario dall'uomo che guidava la macchina. O che invece sia stato un incidente: il guidatore sarebbe scappato da una sassaiola e avrebbe involontariamente causato un morto. Quel che è certo è che chi guidava ha abbandonato l'auto e si è poi dato alla fuga. I carabinieri lo stanno cercando, anche se l'ambiente del campo rom non agevola certo gli interrogatori.

Vediamo ora la vicenda nei dettagli. Ore 20: nell'insediamento dei nomadi di via palizzi, poco prima dell'ora in cui doveva svolgersi la festa, scoppia una lite che vede coinvolte una ventina di persone. Secondo la prima ipotesi, dopo una violenta sassaiola, una persona in difficoltà, la futura vittima, scappa a piedi inseguita in macchina da un'altra persona. L'auto, questa un'altra certezza della vicenda, è una Citroen Xara di colore grigio. L'uomo in macchina percorre un centinaio di metri, raggiunge l'uomo a piedi e lo investe. A causa dell'urto, l'uomo va a sbattere contro un palo e muore, incastrato sulla staccionata. Chi lo ha travolto, scende dall'auto e fugge via a piedi.

Siamo alla seconda ipotesi. Nel corso della lite di cui abbiamo già detto, la persona che sta avendo la peggio decide di fuggire per evitare ulteriori percosse. Raggiunge la macchina e scappa via. Mentre cerca di andare via, l'uomo in fuga diventa oggetto di una violenta sassaiola che provoca la rottura del vetro del finestrino. Scappando a gran velocità con la Citroen, così continua la seconda ipotesi, va a sbattere lui contro un palo.

A questo punto il palo cade e si abbatte sulla testa di un ignaro nomade che passava di là e che stava raggiungendo il campo nomadi, dove in serata ci sarebbe dovuta essere la festa. E invece un'altra morte, un'altra morte violenta, in una periferia che sembra un Far West.

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