Cronaca locale

L'onda lunga delle elezioni una mina sul rimpasto

L'onda lunga delle elezioni una mina sul rimpasto

L'avanzata della Lega alle (seppur molto parziali) elezioni regionali di domenica e il non certo brillante risultato di Forza Italia, avranno certo riflessi sul valzer degli assessori in Regione. Perché a uscire rafforzata è la posizione del governatore Roberto Maroni che non ha mai fatto mistero di non essere entusiasta di un secondo cambio di squadra a nemmeno un anno e mezzo dal suo insediamento. Mentre è chiarissima l'intenzione di Fi di mettere al più presto mano alla giunta. Già fissati i paletti nella cena imbandita ad Arcore da Silvio Berlusconi con lo stesso Maroni e la coordinatrice azzurra Mariastella Gelmini che all'uscita fissò nell'8 dicembre la data limite. Peccato che già il giorno dopo ci fu la frenata di Maroni pronto a spostare l'appuntamento a gennaio. Qualcuno ora dice addirittura a febbraio. Dopo, fu la sua giustificazione, che la riforma istituzionale sarà messa a punto e anche alla Regione saranno ben chiare le competenze e le più o meno gravose eredità in arrivo dalle defunte Province. Un tentennare che aveva provocato l'immediata reazione di Fi pronta alla minaccia di disertare i lavori dell'aula.

E così non è sembrata una casualità l'assenza dei forzisti alla commissione Sanità di lunedì sul bilancio. A cominciare dal relatore Fabio Altitonante, proprio uno dei nomi più gettonati per un assessorato. Per ora nessuna reazione ufficiale, ma è chiaro che la questione si farà più calda con l'avvicinarsi dell'Immacolata. Nessuno, in realtà, ieri nei corridoi del Pirellone dubitava dell'impegno di Maroni a mantenere il patto, anche se sui tempi ci sarà presto uno scontro. Forse in calo nel borsino degli assessorati il nome di Alessandro Sorte a cui potrebbe essere invece assegnato il posto da sottosegretario magari liberato da Maurizio Del Tenno. Stabile il borsino per Fabrizio Sala, Giulio Gallera e Altitonante.

Più tiepida la Lega su Angelo Ciocca perché se Renzi dovesse accelerare sul voto nazionale, il segretario Matteo Salvini adesso potrebbe preferire un posto da deputato per il suo fedelissimo.

Commenti