Pietro Tatarella, capogruppo di Fi. Lo sblocco della M4 è una festa più per voi che per la sinistra.
«Per fortuna ci siamo accorti a settembre che le divisioni a sinistra rischiavano di far saltare l'opera, nata sotto la giunta Albertini e messa a gara dalla Moratti. É stato lungimirante aver proposto il tavolo di confronto bipartisan che ha portato al via libera. Fi è partito di governo, siamo abituati a fare non a distruggere, non è nel nostro dna stare all'opposizione. Invece sono venute fuori le incongruenze nella maggioranza, non mi aspettavo si arrivasse alla rottura in giunta».
Chiederete un chiarimento in aula?
«Altri forse altri presenteranno mozioni di sfiducia, non noi, spetta a sindaco e Pd andare alla resa dei conti con l'assessore al Bilancio Balzani che si è dissociata, con D'Alfonso che ha messo a verbale le contestazioni, e non vorrei che fosse stata strumentale anche l'assenza pesante di Carmela Rozza (Lavori pubblici) per malattia».
Non avete gli stessi timori sui conti? I costi non rischia di impiccare i Bilanci dei prossimi vent'anni?
«Per gente come la Balzani una nuova metrò è un costo, per noi un investimento, e creerà 2mila posti di lavoro. L'aula ha già votato la vendita di quote A2a e un odg ha associato i 65-70 milioni di incassi ad un'opera strategica per la città. La M4 è perfetta».
Vedremo ancora consiglieri Fi a protestare con i comitati contro i cantieri in zona Solari?
«Credo che anche chi era scettico si sia ricreduto. Incontreremo i comitati ma senza cavalcare il malcontento per 4 voti in più.
Per crescere come partito bisogna essere credibili, per anni abbiamo difeso la creazione di parcheggi nonostante le proteste dei comitati ambientalisti, ora non possiamo legarci agli alberi, il nostro elettorato non capirebbe un cambio così netto».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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