La luce in fondo al tunnel. "Ma non è un liberi tutti"
28 Dicembre 2020 - 06:00Fontana al Niguarda per il V-Day avverte: "Lotta ancora lunga però ora abbiamo le armi"
Le prime 324 fiale di vaccino anti Covid atterrate all'aeroporto di Linate sabato sera sono arrivate all'ospedale Niguarda ieri mattina, poco prima delle 8, scortate dai carabinieri come i carichi più preziosi. L'equipe della farmacia dell'ospedale le ha prese in consegna e ha ricavato le 1.620 dosi destinate a tredici ospedali lombardi. Una colonna di auto Areu è partita intorno alle 11 dal Niguarda, a fare da apripista, la macchina con l'antidoto Pfizer diretto a Codogno, dove lo scorso 20 febbraio fu scoperto il primo caso italiano di Covid. Come se fosse la chiusura di un cerchio. Il V-day lombardo ha il sapore di una giornata storica anche se simbolica: la campagna vaccinale più importante, con le prime 300mila dosi, scatterà tra fine anno e inizio 2021. Ma nel piazzale del Niguarda si respira finalmente un'aria di ottimismo dopo tanta sofferenza e con il numero delle vittime che ieri si avvicinava a quota 25mila da inizio emergenza. Sette testimonial per le prime somministrazioni «simbolo»: Grazia Fresta in rappresentanza degli operatori dei servizi di pulizia del Niguarda, Adele Gelfo a nome degli operatori socio sanitari che hanno combattuto in prima linea il virus dalla prima ondata, il presidente dell'Ordine dei Medici di Milano Carlo Rossi e degli Infermieri di Milano Pasqualino D'Aloia, al ricercatore e presidente dell'Istituto Mario Negri Silvio Garattini, al dottore Fabrizio Pregliasco come presidente dell'Anpas, Fiorenzo Corti er i Medici di Medicina Generale. Ma ci sono anche il virologo Massimo Galli e Giuliano Rizzardini, responsabile Malattie infettive del Sacco. A fine giornata i vaccinati al Niguarda saranno un centinaio, altri 50 a Milano in un altro luogo simbolo, il Pio Albergo Trivulzio. Accanto a loro il governatore Attilio Fontana e l'assessore al Welfare Giulio Gallera. «Vediamo la luce in fondo al tunnel - sottolinea Fontana -. Oggi è una giornata fondamentale, si parte per un percorso ancora abbastanza lungo che ci porterà alla normalità, verso la riconquista delle libertà che abbiamo dovuto sacrificare». Non è però «un liberi tutti - avverte -, l'epidemia è ancora in corso quindi continuiamo a mantenere mascherine e distanziamento». Ma dopo aver rivolto un pensiero alle vittime ammette che è «l'inizio della ripartenza, la lotta è ancora lunga ma ora abbiamo le armi per vincere». Il presidente leghista sottolinea che è «una giornata importante anche per l'Unione Europea, quando opera bene dimostra che è fondamentale». Ora attende di capire dal commissario Arcuri «quando arriveranno le prime 300mila dosi e quando avremo la copertura totale dei lombardi, sulla logistico noi siamo pronti». A chi ha dubbi ribadisce che «vaccinarsi è l'unica via». Il Capo della Rappresentanza della Commissione Ue del nord Italia Massimo Gaudina ricorda che «altri 5 vaccini dovrebbero ottenere le autorizzazioni. Se tutto andrà bene avremo 2 miliardi di dosi per tutta la popolazione europea e anche per aiutare paesi extra Ue». E Gallera rassicura anche sui primi lombardi che hanno manifestato la variante inglese Covid: «Sono stati individuati e messi subito in isolamento, speriamo non si diffonda. Continuiamo a lavorare per ogni evenienza, potremmo dover gestire anche una terza ondata, non si è conclusa la pandemia ma vediamo la luce». Sui social il sindaco Beppe Sala ribadisce che si vaccinerà «senza se e senza ma. Detto ciò - aggiunge -, sarà un percorso lungo e complicato, servirà la collaborazione di tutti.
E sarà indispensabile che il Governo chiarisca per bene e con realismo quando effettivamente verremo vaccinati».
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