L'Unità d'Italia parla anche inglese

Quindicimila immagini di prestigio assoluto e ineguagliabile per raccontare i 150 anni della storia d'Italia, dall'Unità a oggi. Quattro percorsi tematici - Politica e istituzioni, Vita quotidiana, Paesaggio e territorio, Cultura e scienza - corrispondenti ad altrettante prospettive e numerosi itinerari possibili, in cui ciascun utente, in base ai propri interessi, può costruire il suo profilo. In conformità, ovviamente, con la Storia con la esse maiuscola.

Un sito, quello di Alinari, www.150storiaditalia.it , al quale va stretta la versione in italiano, largamente premiata dal pubblico di internet, al punto che ora - grazie al supporto di Fondazione Cariplo - vanta anche una versione in inglese. A presentare questo nuovo battesimo, a Palazzo Morando, erano i curatori Emanuela Scarpellini, docente di Storia contemporanea all'Università degli Studi di Milano, Mauro Elli, docente negli atenei di Padova e Milano, Giorgio Bigatti, docente alla Bocconi ed Emanuela Sesti, curatrice in rappresentanza dei Fratelli Alinari.

Storia e immagini si fondono in una sorta di tutt'uno in cui una sostiene le altre, offrendo così un panorama nuovo ed emozionalmente vivo a chi vi si avvicina. Il pregio del materiale fotografico completa la parte autoriale attraverso scatti rari. Antichi. Moderni. Recenti. E testimonia, anche attraverso questa versatilità e ampiezza di orizzonti, ogni sfumatura della vita italiana in questo secolo e mezzo di uno stato che ha cercato e sta tuttora cercando di diventare davvero una nazione unitaria.

«Le difficoltà sono state molte, ma avvincenti. Come tutte le sfide». Emanuela Scarpellini e Mauro Elli hanno sottolineato questa interpretazione del lavoro svolto, con la soddisfazione di chi è comunque riuscito a offrire testi e profili storici di qualità, pur all'interno di recinti che imponevano la sintesi come criterio guida.

Con l'ulteriore complicazione di una sede - il web - non propriamente naturale per chi parla e scrive di storia e soprattutto intende mostrare la storia, senza fare della divulgazione a basso costo la propria moneta. Ne è uscito un racconto per immagini che molto aggiunge all'evoluzione italiana dal 1860 e consente ai più giovani di vedere com'eravamo, senza limitarsi a immaginarlo o a filtrarlo dal racconto di nonni e insegnanti.