M4, finita la tratta est: fuori le talpe a Tricolore Ma i lavori sono indietro

A giugno partiranno gli scavi da S. Cristoforo Comitato Foppa Solari: «Ritardo di un anno»

M4, finita la tratta est: fuori le talpe a Tricolore Ma i lavori sono indietro

Marta Bravi

Si sono ufficialmente conclusi i lavori sulla tratta est della metropolitana 4, ovvero da Forlanini FS a Tricolore. Le due talpe, che sono uscite rispettivamente tra Tricolore e Dateo a dicembre e l'altra a Tricolore a gennaio, infatti, ora verranno smontate per essere poi calate a giugno all'altezza della stazione di San Cristoforo. Qui cominceranno a scavare le gallerie della tratta ovest, da San Cristoforo appunto a Solari alla velocità di 8-15 metri al giorno, a seconda del tipo di terreno. Con almeno nove mesi di ritardo rispetto quanto annunciato un anno fa. «Lo scorso marzo era già stato ammesso un ritardo sul cronoprogramma di circa un anno, ritardo che era poi stato confermato lo scorso giugno - ricorda Orietta Colacicco del Comitato Foppa Dezza Solari -. Un ritardo che non è recuperabile nonostante i proclami dell'amministrazione, perché le talpe scavano circa 15 metri al giorno e non oltre, impossibile accelerare».

La cosiddetta «tratta est» è fondamentale per il completamento dei lavori perché proprio da queste gallerie viene trasportato lo «smarino» ovvero le terre di risulta degli scavi, verso l'area di raccolta di via Gatto. Questo consente di evitare che i camion debbano attraversare la città e fare sì che buona parte delle attività si possano svolgere sotto la superficie senza arrecare ulteriori disagi. Identica la modalità di scavo per le tratte est e ovest: qui vengono utilizzati due scudi meccanizzati o TBM del diametro 6,36 metri per una lunghezza di 13,4 km.

Per la tratta centro, quella compresa tra Solari e Tricolore, invece, l'ultima ad essere affrontata, verranno utilizzate due «talpe» di diametro maggiore, intorno ai 9,15 metri che consentiranno di posizionare le banchine di stazione all'interno della sagoma della galleria, riducendo così l'impatto del cantiere in superficie.

Molto delicata la situazione dei cantieri in centro, i più indietro: al fatto che i lavori sono stati «congelati» durante i sei mesi di Expo, si sono aggiunti i ritardi tecnici dovuti a un doppio ritrovamento archeologico. All'altezza della fermata di De Amicis, in piazza Resistenza Partigiana, è stato rinvenuto un muro romano, parte dell'argine interno del Naviglio di San Girolamo. Prima di essere spostato il reperto è stato segmentato in più pezzi per essere trasportato in un deposito. In San Babila, in via Cavallotti per la precisione, gli scavi hanno portato alla luce le terme Erculee e tre tombe. La cessione delle aree di proprietà della Fondazione Policlinico e dell'Università degli Studi all'altezza della fermata Sforza, invece, ha ritardato enormemente il cantiere, tanto che i lavori sono appena partiti.

Per quanto riguarda le stazioni sulla tratta est, dovrebbero essere in uno stato avanzato di realizzazione, tanto che nel 2021 M4 dovrebbe entrare in funzione nel tratto tra Forlanini FS e Linate. Al momento, infatti, sono giù stati posati gli «armamenti», cioè i binari, realizzati gli impianti antincendio e parte delle stazioni. Impossibile però conoscere nel dettaglio la situazione nei singoli 53 cantieri.

Quello che è dato sapere è che nella tratta ovest, la stazione «più avanti» è quella di Frattini, mentre la più indietro quella di via Tolstoj (a rallentare l'apertura del cantiere il contenzioso,

durato oltre un anno tra M4 e Telecom per lo spostamento dei sottoservizi). Così risulta difficile credere agli annunci trionfalistici della società di M4 che parla dell'entrata in funzione dell'intera tratta per il 2022.

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