M4, soldi ai residenti per i doppi vetri ma i negozi chiudono

Contributi per attutire il rumore dei lavori. E in via Foppa il bistrot-libreria si arrende

Chiara Campo

Non è il primo, non sarà l'ultimo purtroppo. Anche il Bistrò del tempo ritrovato via Foppa 4 si arrende. Il caffè-libreria aveva aperto nove anni fa per «creare un riparo dal rumore costante e dalla luce accecante della città». Ci è anche riuscito per un pezzo di strada. Ma due anni fa sono arrivate le ruspe della M4, e quello nel quartiere Solari sarà l'ultimo cantiere della linea Blu della metropolitana a chiudere: fine lavori 2022. Per un vero «riparo dal rumore» bisognerà attendere sei anni. Troppi per i titolari che nel frattempo sostengono ingenti spese fisse e hanno praticamente bloccato gli incontri con gli autori («le case editrici ci mandavano gli scrittori, ma che ambiente potevamo offrire?» ammette sconsolata Bianca Allodi. Sul sito hanno comunicato che il bistrò è arrivato alla «fine del cammino». La chiusura del locale, diventato un punto d riferimento per il quartiere e le mamme che hanno figli iscritti nella scuola a pochi metri di distanza, è partito subito un tam tam on line per evitare che «Il tempo ritrovato» abbassi le serrande». «Noi siamo arrivati ad Itaca, il nostro cammino finisce qui» ripetono a malincuore i titolari, commossi da tanta solidarietà. «É stata una scelta dolorosa ma entro fine settembre, nel mese in cui festeggiamo il nono anniversario, dobbiamo chiudere - riferisce la Allodi. Il Comune ha lanciato diversi bandi di sostegno alle attività commerciali danneggiate dai cantieri, promette di rafforzarli con altri sei milioni di euro. «Le tempistiche e la burocrazia per accedere ai bandi sono lunghe - riferisce la titolare -, e sono una tantum. Noi avremo le cesate di fronte al locale per i prossimi sei anni, avevo scelto questa posizione anche perchè le vetrine sono esposte sul parco, ma da due anni sono coperte, abbiamo dovuto togliere il dehors, sono sparit i posteggi. Siamo una piccola libreria indipendente, ti passa la voglia di frequentarci» sorride amaro. Anche il Codacons è in campo per difendere gli esercizi danneggiati dai lavori: Sono 59 gli esercizi appena ammessi al bando da 1,1 milioni e avranno (non prima di dicembre) dei fondi. «Sono tantissimi i negozi esclusi dai contributi del Comune, chi pagherà i danni». L'associazione invita a spedire all'indirizzo info@codaconslombardia.it le denunce per promuovere una class action. «Finora solo mance per 59 negozi e ne chiuderanno almeno 200» avverte Fabrizio De Pasquale (Fi). Ieri la giunta ha aumentato i contributi speciali rivolti ai residenti, a metà mese lancerà due bandi per un totale di 600mila euro per misure anti-rumore, li potranno chiedere proprietari e affittuari per installare ad esempio i doppi vetri. «Un aiuto concreto a chi deve convivere con la metropolitana in costruzione» afferma l'assessore alla Mobilità Marco Granelli.

Saranno ammesse al contributo le spese per opere e acquisto di dispositivi per il contenimento acustico e il miglioramento termico (per un massimo di mille) e doppi vetri (per un massimo di 1.500 euro). La somma erogata coprirà fino al 20% del totale della spesa sostenuta.

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