Macbeth per marionette e Cassandra firmata Fini due classici nel teatro off

In scena anche «La nave fantasma» e il funerale da vivo di un autore coreano che a fine serata incontra il pubblico

Antonio BozzoSettimana di transizione sui palcoscenici. Sipari aperti su grandi produzioni (il Danton di Martone al Piccolo), musical cult come Cats (Arcimboldi) e Notre Dame de Paris (Linear Ciak), Pirandello (Questa sera si recita a soggetto) al Grassi, Il bugiardo di Goldoni all'Elfo Puccini. È ciò che balza agli occhi dai cartelloni della città, in attesa di settimana prossima, quando arriveranno un Cechov di Roberto Rustioni (da Tre sorelle) al Parenti e il Prometeo incatenato, lavoro sulla libertà diretto da Pasquale Marrazzo, al Litta.Spettacoli di cui parleremo con maggior abbondanza. Per restare nella settimana corrente, va segnalato Cassandra, o del tempo divorato, al Franco Parenti, fino al 13 marzo, nell'ambito della rassegna «Variazioni sul mito». Regia, drammaturgia e interpretazione sono della brava Elisabetta Pozzi, aiutata dal giornalista e scrittore Massimo Fini. Pozzi porta Cassandra al centro delle attuali incertezze, utilizzando la tragica eroina che sapeva prevedere il peggio del futuro come periscopio sul declino che viviamo. Cassandra è tratteggiata con le parole di Eschilo, Euripide, Seneca, ma anche di moderni e contemporanei come Wislawa Szymborska, Jean Baudrillard, Christa Wolf e altri.Problemi del mondo d'oggi, forse irrisolvibili, fino al 6 marzo al Filodrammatici. Bebo Storti e Renato Sarti ripropongono La nave fantasma, storia della «madre di tutti i naufragi» dell'immigrazione: la tragedia che fece 283 annegati al largo della Sicilia, nel 1996. Lo spettacolo, prodotto da Teatro della Cooperativa, con disegni di Emanuele Luzzati e musiche di Carlo Boccadoro, vanta un Premio Gassman. Al Verdi, il Teatro del Buratto presenta, dal 3 al 6 marzo, Terra matta di e con Stefano Panzeri: 50 anni di storia italiana visti dal basso. Dalla Grande Guerra al boom economico, passando per il Ventennio fascista, il lavoro si basa sul diario dell'ex bracciante siciliano Vincenzo Rabito, pubblicato da Einaudi nel 2008.Al Teatro I di via Gaudenzio Ferrari, invece, fino al 22 marzo va in scena Piangiamo la scomparsa di Bonn Park, con regia di Renzo Martinelli e la dramaturgia di Francesca Garolla. «Tanti generi diversi per un unico spettacolo», dice una riga di lancio del lavoro del giovane drammaturgo tedesco di origini coreane, appunto Bonn Park, che si diverte a farsi il funerale (ma, vivissimo, il 9 marzo incontrerà gli spettatori). In scena, Luca Toracca, Paola Tintinelli, Vincenzo Pastore, Massimo Scola.Non manca l'omaggio a Shakespeare dei marionettisti Carlo Colla & Figli: in via Montegani 35, nell'Atelier, venerdì si concentreranno sul Macbeth. Vi saranno anche brani, rivisitati dai Colla, da Otello ad Amleto, da La tempesta al Giulio Cesare.

Chiudiamo la panoramica con un ulteriore Shakespeare, Romeo e Giulietta, al Nuovo Teatro Ariberto di via Crespi. Fino al 26 marzo, con scenografia proiettata in 3D, i protagonisti Mirko Lanfredini e Silvia Ripamonti (regia Marco Filatori) mettono in scena la tragedia, prodotta da Teatro del Battito.

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