Cronaca locale

Magdi Allam a "Manzoni Cultura": "L'Europa deve combattere l'islam"

Magdi Cristiano Allam al "Manzoni Cultura" a Milano ha raccontato la sua storia e lanciato un monito all'Occidente: "Ricordare la battaglia di Lepanto per evitare di fare la fine dell'impero romano"

Magdi Allam a "Manzoni Cultura": "L'Europa deve combattere l'islam"

"L'immigrazione è una strategia pianificata per sostituire la nostra civiltà e condurla alla morte". Non ha usato mezzi termini Magdi Cristiano Allam in occasione dell'incontro del "Manzoni Cultura" in cui il giornalista, intervistato da Edoardo Sylos Labini, si è raccontato al pubblico accorso al teatro Manzoni di Milano (guarda il video).

Dall'illusione dell'islam moderato alla conversione al cristianesimo, fino alla battaglia contro il radicalismo islamico la cui "violenza è legittimata da Allah nel Corano". Magdi Allam è stato ed è tutto questo. In oltre due ore di conferenza ha ripercorso la sua storia e ricordato il rapporto speciale che lo ha legato ad Oriana Fallaci. Lei "che aveva capito tutto" e che aveva lanciato lo stesso allarme: "Faremo la fine dell'impero romano - ha detto Allam -, crollato a causa del calo della natalità, del venir meno dei costumi e per le condizioni economiche dei romani, vessati dalle alte tasse".

Oggi sembra di rivivere quei momenti drammatici del passato. E per evitare di fare la stessa fine ingloriosa, ora l'Occidente deve combattere. Non serve "porgere l'altra guancia", ma bisogna ricordare le battaglie di Poitiers, di Lepanto e Vienna. Episodi in cui i cristiani hanno "combattuto davvero l'islam". Senza ipocrisia. Senza quel modo di fare oggi così diffuso che relativizza ogni messaggio e non sa distinguere Cristo da Maometto. Alla domanda del direttore del Giornale, Alessandro Sallusti, che gli chiedeva chi fosse più cristiano tra Trump ("che sull'islam ha una posizione chiara") e papa Francesco, il giornalista è stato quindi diretto: "Sono preoccupato - ha detto - perché la legittimazione dell'islam non è altro che il suicidio del cristianesimo".

Le domande di Labini e del pubblico hanno permesso inoltre di toccare tutti i temi più caldi dell'attualità politica e internazionale. Da Vladamir Putin al muro anti immigrati di Donald Trump, fino ad arrivare all'immigrazione. "Solo il 5% dei migranti sono rifugiati - ha ricordato Allam -. Il termine corretto per chiamarli è clandestini: aver eliminato questa parola dal nostro vocabolario ha legittimato di fatto la clandestinità". Una politica buonista dell'accoglienza che "porterà all'esplosione del razzismo" e che è intimamente legata alle "scelte scellerate" in politica estera dei paesi occidentali in Medio Oriente. "Con i regimi di Gheddafi e Saddam, sebbene fossero ignobili, - ha detto Allam - potevamo almeno fare accordi. Nel 2011 dalla Libia arrivavano appena 3mila clandestini all'anno. Oggi sbarcano in un giorno solo".

E "se continuiamo così - ha concluso - presto non ci saranno più gli italiani".

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