Majorino, legittima la difesa ma non l'insulto a chi critica

Majorino, legittima la difesa ma non l'insulto a chi critica

«Infame». Non era un caso dunque, quello di maggio, quando Pierfrancesco Majorino disse «Matteo Salvini è veramente un infame». Non fu uno scatto dettato dall'irritazione a mandare sopra le righe l'assessore al Sociale. Sarebbe stata comunque un'affermazione deplorevole. Majorino disse «Salvini ha un giretto elettorale in Stazione e si è accorto dei siriani. E chiede cosa fa il Comune. Lui. Ecco gente così stia zitta». Un assessore comunale, che aspira a scalare le posizioni interne del Pd e che - così si dice - sta facendo più di un pensierino alla poltrona più alta di Palazzo Marino non può rispondere così alle critiche e pensare di zittire in questo modo gli avversari. Già allora era sembrato un passo falso, un'uscita sbagliata. Ora è arrivata la conferma che era anche peggio: quella risposta non è stata occasionale ma fa parte del «repertorio» di Majorino. Ecco cosa ha risposto ieri, dopo che la consigliera di zona di Forza Italia Silvia Sardone ha diffuso le foto dei bimbi per terra in stazione. «Gli esponenti della destra che mettono le foto e poi non fanno nulla per aiutarci o bocciano in Regione la proposta di istituire il punto sanitario permanente in Stazione - ha scritto - sono degli infami».

E hanno gioco facile gli esponenti dell'opposizione. «A colpi di insulti - dice Riccardo De Corato - ecco come gestisce il confronto politico l'assessore Majorino. E neanche li varia, per lui chiunque apra bocca sulla vergognosa situazione dei presunti profughi a Milano è un infame». «Sono assolutamente inaccettabili e infondate le accuse e le ingiurie lanciate da Majorino alla nostra consigliera di Zona» tuona anche il coordinatore comunale azzurro, Giulio Gallera.

E la stessa Sardone oggi chiede a Majorino di dimettersi: «Visto che l'assessore mi ha definito infame e “speculatrice divertita” per aver osato denunciare una vergognosa situazione, mi chiedo se per lui anche l'Unicef sia infame, visto che ribadisce i contenuti della mia denuncia» .

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