Malpensa, mille passeggeri in ostaggio

Il maltempo che nei giorni scorsi si è abbattuto sull'Italia ha creato notevoli disagi ad aeroporti del Nord e del Sud: voli con destinazione Napoli, Roma Fiumicino, Orio al Serio, Genova sono stati dirottati, per sicurezza, verso altri scali. Lunedì notte l'odissea dell'imprevisto ha investito anche Malpensa, dove almeno un migliaio di passeggeri si sono ritrovati a dover atterrare per l'impraticabilità di Linate, di Genova e di Bergamo. La successione di arrivi non programmati è stata incalzante: tra le 22.55 e le 23.46, secondo i dati forniti dall'aeroporto, ben nove voli – cinque di Alitalia - si sono aggiunti ai 55 che normalmente atterrano tra le 22.30 e l'una. Nel salone dei bagagli, in particolare, si è ammassata una quantità del tutto straordinaria di folla, stanca e innervosita, in attesa della propria valigia e di informazioni sul proprio rientro in città. «C'era un'unica impiegata della Sea che ha fatto l'impossibile per sostenere la situazione – racconta una passeggera “dirottata” - ma tenere a bada gente in buona parte inferocita non è un lavoro da poco». I bagagli sono arrivati a singhiozzo e senza rispettare la sequenza degli orari di arrivo: per esempio, il volo Alitalia da Brindisi è atterrato intorno alle 23, tra i primi della serie, ma sul rullo di riconsegna le sue valige sono apparse dopo le 2. «Nessuno sottovaluta i problemi di sicurezza e le decisioni legate a un'emergenza – ammette la signora, in arrivo appunto da Brindisi, che chiede di non essere citata – ma durante l'interminabile attesa del mio trolley avevo davanti le grandi pubblicità sull'Expo 2015. Quasi una beffa: per quella data tutto dovrà funzionare alla perfezione, ma se un semplice temporale di fine estate mette in ginocchio il secondo aeroporto italiano c'è da essere seriamente preoccupati». Il suo racconto è dettagliato: «Il comandante ha provato due volte a scendere a Linate, poi ha preferito rinunciare e ci ha comunicato che saremmo atterrati a Malpensa, dove saremmo stati assistiti e dove avremmo avuto a disposizione dei bus per il rientro in città. Atterrati a Malpensa, siamo stati trattenuti sull'aereo per tre quarti d'ora e poi, una volta scesi, l'attesa delle valigie è stata un vero supplizio. Per il nostro volo sono stati organizzati due bus, uno per Linate, l'altro per la stazione centrale. Lunedì notte sono andata a dormire dopo le quattro». Altre navette hanno accompagnato i passeggeri agli scali originari. Va detto che i pullman vengono organizzati dalla compagnia, il cui compito è di portare i propri clienti a destinazione.
Competenze, responsabilità e servizi, in questi casi, sono distribuiti tra diversi soggetti. Per esempio, la decisione di non scendere in un aeroporto a causa di un temporale appartiene esclusivamente al comandante, il quale sceglie anche il nuovo scalo di arrivo. Ma l'aereo, in base agli orari, dev'essere posizionato in un certo aeroporto perché da lì deve ripartire. Ecco dunque che dirottare una macchina da Linate a Malpensa, per esempio, comporta non pochi problemi organizzativi per la compagnia. Questo spiega anche l'attesa dei passeggeri a bordo: è una prassi costante, perché, se mai il tempo lo permettesse, molto più conveniente (per tutti) sarebbe decollare di nuovo e portarsi all'aeroporto indicato sul biglietto. «Nel caso di lunedì – spiega una fonte aeroportuale – il diluvio che si è abbattuto anche su Malpensa era tale da creare serie difficoltà all'apertura dei portelloni degli aerei». La riconsegna bagagli è una responsabilità del gestore dell'handling; nel caso dei voli Alitalia, della Sea.

Spiega la società: «In questi casi la somma di arrivi per emergenza è imprevedibile, lunedì si è aggiunto un nuovo aereo ogni dieci minuti, rendendo difficile poter programmare il rafforzamento delle squadre in servizio all'aeroporto». Una curiosità: nel corso del 2013 gli aerei dirottati a Malpensa da altri aeroporti sono stati in tutto 134.

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