Malpensa ha perso un passeggero su quattro. Ecco il risultato del tira e molla di Alitalia, del super taglio dei voli e delle rotte soppresse. A luglio, in fila al check-in della compagnia cè stato il 25 per cento di turisti in meno rispetto allanno scorso. A confermarlo sono i registri Enac: dallinizio dellanno lo scalo lombardo ha perso il 14 per cento dei passeggeri mentre Fiumicino, nello stesso periodo, ha registrato una crescita del 10,6 per cento.
«Questo conferma - sostiene lassessore lombardo alle Infrastrutture, Raffaele Cattaneo - che la scelta di Alitalia ha fatto dei bei danni allaeroporto e a tutto lindotto. Il dato non è positivo, ma è meno preoccupante di quello che potrebbe sembrare». Sì, perché la vecchia compagnia di bandiera ha tagliato l80 per cento dei voli, mentre la riduzione dei passeggeri è inferiore al calo di traffico prodotto. Si era detto che le scelte della compagnia aerea si sarebbero abbattute su Malpensa «come una mannaia». E in effetti il colpo cè stato. Ma meno grave del previsto. Malpensa insomma ha saputo fare velocemente buon viso a cattivo gioco.
«Il calo dei passeggeri - commenta Cattaneo - va incrociato con altri dati». Ad esempio con quelli di Easyjet, la compagnia low cost che mentre Alitalia «precipitava» ha conquistato il 67 per cento dei passeggeri in più. La compagnia da gennaio ha ospitato a bordo quasi 400mila persone da e per laeroporto di Malpensa, e a luglio ha ulteriormente migliorato dell11 per cento i dati rispetto a giugno, con più di 307mila passeggeri.
«I numeri - sostiene il braccio destro di Roberto Formigoni - dimostrano chiaramente quello che da mesi stiamo dicendo: chi sta vicino a Malpensa fa affari e aumenta il fatturato, chi si allontana invece ha perdite enormi».
A Malpensa sono diminuiti ovviamente anche i bagagli in partenza: il 32 per cento in meno a giugno e il 30 per cento in meno a luglio. Aspetto positivo: sono meno anche i voli in ritardo.
Pensando al futuro dello scalo lombardo, soprattutto con Expo alle porte, si spera prenda piede la volontà della nuova cordata predisposta da Alitalia di riposizionare i voli su Malpensa. «Se così sarà - è ottimista Cattaneo - Malpensa si riprenderà e Alitalia tornerà a essere il vettore di riferimento. E questo farà bene sia a Malpensa sia ad Alitalia». Altra ipotesi, a questo punto meno probabile, è che Malpensa faccia da sé, trovando una propria strada in totale autonomia, «con tante piccole Easyjet».
Per ora i numeri giocano in favore di Fiumicino, ma la situazione si potrebbe presto ribaltare, o almeno compensare.
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