Mantovani sfida Podestà: «Entra in lista e pesiamoci»

Il presidente della Provincia Guido Podestà è pronto a lasciare il Pdl lamentandosi delle liste e della poca democrazia interna. E il coordinatore regionale Mario Mantovani lo sfida a candidarsi. Podestà non lo farà, ma un nutrito gruppo di assessori, consiglieri provinciali e amministratori ha firmato ieri una lettera inviata a Silvio Berlusconi con pesanti accuse ai vertici locali. Uno scontro durissimo quello tra i due colonnelli la cui rivalità non è mai stata un mistero, ma che ora sono davvero arrivati ai ferri corti. L'altro giorno lo scarto di Podestà che non aveva digerito il trattamento riservato alla sua corrente «liberale e riformista», da sempre considerata un'anima del partito a cui riservare opportuna rappresentanza. Questa volta non è andata così. «Ciò che mi lascia perplesso - aveva detto Podestà - è anche il criterio di scelta dei nomi per le elezioni nazionali. Sono molto critico su come viene guidato il nostro partito e devo dire che, anche per questa ragione, non mi candiderò alle regionali». Parole a cui era seguito un incontro con alcuni fedelissimi a cui aveva annunciato l'intenzione di stracciare la tessera e poi la revoca delle deleghe a Luca Squeri, l'assessore provinciale legato a Mantovani e candidato alla Camera.
Ieri la replica di Mantovani. «Sono dispiaciuto - ha detto ad Affaritaliani.it - Se ne vuole andare? Siamo il Popolo della libertà, rispettiamo le scelte di tutti». Non solo. «I miei candidati? Mi sono permesso di segnalare solo tre persone che sono rappresentanti di categorie nazionali». Ovvero Andrea Mandelli che è presidente dei Farmacisti, Paolo Galimberti mister Euronics e presidente dei Giovani imprenditori di Confcommercio e Squeri presidente dell'associazione Benzinai. In più c'è Sante Zuffada che con la rinuncia di Silvio Berlusconi e lo stesso Mantovani vice di Roberto Maroni in Regione, volerebbe a Roma. Con Mantovani che ieri ha lanciato a Podestà il guanto di sfida. «Se vuole candidarsi è liberissimo di farlo. Io sarei anche lieto della sua candidatura: una corsa alle regionali sarebbe anche un modo per misurarci». Non sarà così, perché a correre saranno Fabio Altitonante appoggiato da Stefano Maullu e il presidente del consiglio provinciale Bruno Dapei.
Ma la risposta a Mantovani è stata la lettera firmata da Maurizio Cozzi, Cristina Stancari, Graziano Musella, Barbara Calzavara, Salvatore Capodici, Pietro Accame, Maddalena Scognamiglio, Giuseppe Marzullo, Paolo Gatti, Francesco Esposito, Guido Manca, Michel Clerici, Leone Talia, Cesare Cadeo, Marco Ballarini, Chiara Lazzarini, Bruno Messaggio, Franco Varini, Marco Pellegatta e Amedeo Carcassi. «Nell'ultimo periodo - si legge - siamo stati in trasparente dissenso rispetto all'attuale gestione del Pdl. Nello specifico, più che sulla linea politica, sull'idea stessa di funzione e organizzazione del partito». Non solo.

«Risultano fondamentali i temi posti in queste ore dal presidente Podestà circa la mancanza di dialogo all'interno del movimento».
E un inaspettato appoggio è arrivato anche da Guido Crosetto, il fratello d'Italia per nulla tenero con il suo ex partito: «Capisco perfettamente Podestà».

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