Cronaca locale

Al Manzoni il mago Cremona incanterà tutti

Il cabarettista porta in scena il suo Festival con illusionisti e prestigiatori dal mondo

Al Manzoni il mago Cremona incanterà tutti

«Nel 1945, a Germania sconfitta, il prestigiatore preferito del Führer, Helmut Schreiber alias Kalanag, finì per collaborare con gli americani. Grazie a lui i vincitori ritrovarono parecchio denaro nascosto dal suo ex amico, nonché Maresciallo del Reich e vorace predone di opere d'arte, Hermann Göring. Bene, un po' di quel denaro Kalanag se lo era tenuto per sé, e lo usò per realizzare una tournée in tutta Europa, armato di trucchi spettacolari e costosi. Insomma, Kalang finì per esibirsi, benché tedesco, a Londra e, inoltre, proprio qui al Teatro Manzoni di Milano. Secondo voi è un caso?». Gioca con le suggestioni del passato Raul Cremona mago, cabarettista, nonché presidente onorario del Clam (Circolo arte magica) per spiegare lo speciale legame che unisce il Festival della Magia, da lui condotto e ormai giunto alla quinta edizione, con il palcoscenico di via Manzoni.

Da oggi al 6 gennaio (ore 20,45, domenica ore 15,30 e 20,45, 6 gennaio ore 15,30, ingresso 2-3 gennaio 29-20 euro, 4-6 gennaio 32-22 euro, info 02.76.36.901) tornano maghi, illusionisti, prestigiatori da tutto il mondo, e il parterre è da stropicciarsi gli occhi: dal serbo Igor Trifunov, specialista in apparizioni e sparizioni di bottiglie di champagne; al manipolatore di carte Anson Lee da Taiwan, dal veterano dell'illusione made in France Otto Wessel al più giovane e suo connazionale Lord Martin, star degli show televisivi, fino all'italiano Jordan, alias Giordano Riccò, regista dello spettacolo atteso col nuovo anno al Manzoni e, peraltro, anche presidente del Clam. «Faccio magia da quando sono un ragazzino racconta il diretto interessato, ormai un veterano dell'illusione e della manipolazione Mia madre mi permetteva di andare a lavorare nei night, però col patto che veniva a prelevarmi a una certa ora, perché la mattina dopo dovevo andare a scuola». Sul palco, ovviamente, grande magia e altrettanta ironia: «Dalla nascita della magia comicità e ironia sono state un'arma di spettacolo e di narrazione spiega Raul Cremona Poi ovviamente ci sono i maghi puramente comici, come me e il Mago Forest». Aggiungiamo: come il suo Silvano il Mago di Milano, divenuto celebre in tv nel grande cabaret show di «Zelig»: un mix tra l'aristocratico Silvan e un cialtrone di poche speranze. Magia e famiglia vanno a braccetto ma, specifica Cremona, «attenzione, la magia che proponiamo è di alta qualità, adatta a tutte le età, ma perfetta per la parte di bambino che c'è ancora negli adulti. I bambini in prima fila, se non controllati dai genitori, possono essere ingovernabili e letali per un mago».

L'ultima stoccata di Raul Cremona è riservata agli illusionisti da YouTube: «Alcuni loro trucchi sono anche divertenti spiega il mago e showman ma la magia dal vivo regala uno stupore molto più potente.

Volendo fare un paragone, diciamo che se i maghi da web sono come le tastiere elettroniche con i suoni campionati, noi maghi di teatro siamo il suono limpido del pianoforte a coda Steinway».

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