La mappa degli abusivi tra case occupate e quartieri in ostaggio

La mappa degli abusivi tra case occupate e quartieri in ostaggio

A sentire comitati e partiti di opposizione, «sono dappertutto». Forse non sbagliano. Ma la mappa degli alloggi popolari abusivamente ha dei «bollini rossi», situazioni bollenti come quella del quartiere San Siro dove venerdì scorso è scattato lo sgombero di quattro famiglie. Dopo l’allerta della questura e le lettere degli altri inquilini costretti a subire per mesi minacce e degrado, il Comune ha provato a cacciare gli abusivi. Ma - accompagnati dagli autonomi del Cantiere - questi hanno occupato gli uffici di via Larga e strappato agli assessori l’hotel gratis almeno fino ad oggi, quando la commissione Casa si riunirà per decidere se per «stato di necessità» hanno diritto a bypassare le 33mila famiglie in lista d’attesa. Il Cantiere giorni fa aveva avvisato la giunta, «se non si arriva a una soluzione torneremo». Oggi potrebbe mantenere il patto. Il quartiere Aler San Siro, in particolare negli stabili di via Segesta e Ricciarelli, è senz’altro da bollino rosso. La definiscono una situazione esplosiva. Letteralmente, visto che gli abusivi senza luce e gas si allacciano alla corrente dei vicini per risolvere il primo problema, ma per scaldare l’acqua e i pasti tengono in casa le bombole. A San Siro le tensioni con gli altri inquilini sono continue. In via Mario Pichi 1, zona Ticinese, gli anziani stanno cercando di scappare, si mettono in lista per cambiare alloggio, denunciano rave abusivi, spaccio. In via Guido Coppin 3, zona Ronchetto sul Naviglio, gli abusivi entrano con i camion nel cortile e danno vita a commercio illegale di varia natura. Scena ben nota anche a chi vive in via Lope de Vega, più tranquilli i civici «alti», dall’1 all’11 è un fortino: box usati come laboratori, risse, sporcizia. In via Lorenteggio 131, zona piazza Tirana, le occupazioni sono sparse, ma la scala H è diventata praticamente un «campo rom». Ovviamente abusivo. Non è un caso che gli sos vengano lanciati soprattutto ai lumbard, l’assessore alla Sicurezza della Provincia Stefano Bolognini contesta «la politica buonista della giunta Pisapia» che «ancora una volta non porta ad alcun buon risultato. Se il Sindaco stesso le giustifica, non si sorprenda poi se ogni giorno si registrano nuove occupazioni abusive. La linea morbida, anzi addirittura di apertura di credito per gli occupanti abusivi, non solo non risolve questa piaga ma mortifica gli inquilini regolari che ogni mese pagano l'affitto e le spese».
Boom di occupazioni tra via degli Etruschi e via Tommei, all’interno del quartiere Aler Calvairate, in via Bompiani al Corvetto anche se le ristrutturazioni in corso stanno alleggerendo la pressione. Allo Stadera il bollino rosso va su via Palmieri e Barrili.
Alla parola occupazione i consiglieri di zona del Pdl aprono i sottoinsiemi. Abusivi nelle case popolari, extracomunitari nei palazzi dismessi, baraccopoli su aree private o comunali. Basta chiedere. E i numeri nell’ultimo anno, come hanno confermato la scorsa settimana questore e prefetto, sono in aumento e portano con sè la crescita della microcriminalità. La zona 2 protesta per l’aumento dei furti in casa vicino alla baraccopoli sotto al ponte tra Bicocca e Sesto Marelli. In zona 3 subisce l’ex Panetteria antica di via Conte Rosso occupata dai centri sociali, i rave party assordanti (che finiscono con abbandono rifiuti di ogni genere, escrementi e atti vandalici) nell’ex sede comunale di via Vavassori Peroni, e l’occupazione quasi «regolare» dell’ex Innocenti da parte d extracomunitari. In zona 4 e 5 la pena dei residenti (vittime di furti e vandalismi) sono le baraccoppoli di via San Dionigi e Bonfadini. Zona 6 lamenta la presenza massiccia di extracomunitari alla stazione di San Cristoforo e piazza Tirana, dove l’uso dei giardinetti è impossibile. Gli accampamenti rom abusivi di Muggiano, Monte Bisbino, Ponte Bacula e piazzale Lugano (all’angolo con via Varchi) sono la croce delle altre tre zone.

Nella 9, accanto alla baraccopoli esiste un vero e proprio parcheggio di auto rubate e abbandonate. Dopo che il prefetto ha «commissariato» la giunta Pisapia per affrontare l’emergenza, si spera si muova finalmente qualcosa.

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