Il muro di Berlino per rimettere insieme il centrodestra? I simboli hanno la loro forza e il 9 novembre 1989 è un giorno che ha fatto la storia. I festeggiamenti della fine del comunismo partono dalla vigilia a Palazzo Lombardia, nella piazza coperta scelta dalla Fondazione Alleanza nazionale come luogo d'incontro di coloro che un tempo erano il centrodestra e adesso sono più o meno dispersi, almeno in Parlamento. «Perché Milano? Perché è il luogo in cui il centrodestra opera e opera bene» spiega Ignazio La Russa, che della due giorni è uno degli animatori. Il progetto è cercare un'alternativa al renzismo: «Una coincidenza fortuita che ciò accada nei giorni in cui il Pd sembra spostarsi verso i 5Stelle di Grillo».
Non mancano le sorprese tra i nomi di chi ha confermato la presenza oggi pomeriggio. L'appuntamento è alle tre del pomeriggio per una maratona oratoria: ognuno parlerà per dieci minuti. C'è Giovanni Toti, consigliere politico di Berlusconi e membro della direzione nazionale di Forza Italia. C'è Mariastella Gelmini, coordinatrice regionale e vice capogruppo dei deputati azzurri: «Speriamo sia un viatico per iniziare un ragionamento». C'è Raffaele Fitto, uno di coloro che in Forza Italia più spinge per coltivare un'anima antirenziana. Invitati ma assenti per altri impegni il vicepresidente della Regione, Mario Mantovani, e il presidente dei senatori azzurri, Paolo Romani.
C'è Roberto Maroni, il leghista presidente della Regione, ed è stato invitato Matteo Salvini, che però è in Emilia Romagna per la campagna elettorale (insieme con Giorgia Meloni, leader Fdi, che domani sarà a Milano per la giornata conclusiva). Alessandro Morelli, salviniano capogruppo lumbard in consiglio comunale, spiega: «Spero che sia un'occasione per trovare un percorso comune». È stato invitato anche Flavio Tosi e il sindaco di Verona, che non può venire, ha proposto di partecipare con una telefonata. Tra i presenti l'ex ministro dell'Economia, Giulio Tremonti.
Prenderanno la parola anche esponenti di Ncd. Il primo ad accogliere l'invito è stato l'ex presidente della Regione, Roberto Formigoni, insieme con l'ex An Barbara Saltamartini, oggi portavoce di Ncd. Ha confermato - fanno sapere dall'organizzazione - il ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi. Sarà presente l'ex ministro Mario Mauro, dei Popolari per l'Italia. Ci saranno Francesco Storace e Gianni Alemanno. Poi Massimo Corsaro e gli azzurri Pietro Laffranco e Fabrizio Di Stefano, insomma l'ex An che si è poi divisa in varie anime e diversi partiti.
Una rimpatriata nostalgica in un momento in cui parlare di destra e di sinistra ormai ha perso senso? «È una manifestazione aperta a tutti, una kermesse in cui ciascuno dice la sua» spiega La Russa. Illustra il senso politico: «Il tema centrale è: dopo questi ultimi eventi, l'asse Meloni- Salvini da un lato e lo spostamento del Pd verso Grillo, tutti quelli che hanno una connotazione di nascita nel centrodestra, dalla Lega a Mauro, come si pongono di fronte al problema di far rinascere una forza alternativa a Renzi? Gli amici di Alfano hanno rinunciato per sempre? Come immaginare una ripartenza?».
Molti continuano a pensare che con Renzi sia possibile un'intesa. Non lui. Dalla destra in cui abita, La Russa non ha dubbi: «A molti Renzi appare come non diverso da destra, in realtà tutto quel che ha realizzato è di sinistra. Questo deve allarmare chi è orfano della destra».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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