Mardegan: «Pulizia nel Pdl o è meglio andarsene»

Mardegan: «Pulizia nel Pdl o è meglio andarsene»

Che il congresso organizzato sabato a Milano da Liberamente, la fondazione che fa capo agli ex ministri Mariastella Gelmini, Paolo Romani e Franco Frattini, non fosse proprio una ramoscello d'ulivo da porgere agli ex An, lo si era capito dopo la sfuriata di Ignazio la Russa al tavolo del partito dove la stessa Gelmini aveva portato la lista dei relatori. Solo l'ultima dimostrazione che i luogotenenti lombardi di Angelino Alfano non si sforzano più nemmeno di camuffare la voglia di un monocolore Forza Italia da presentare alle prossime elezioni. E, infatti, a parte l'ex sottosegretario Alfredo Mantica, quelli di An non si sono visti. «Un boicottaggio concordato? Dopo la lite tra La Russa e la Gelmini non ce n'è stato nemmeno bisogno - rivela un aennino di lungo corso - Era chiaro che nessuno di noi ci sarebbe andato». Una dichiarazione di guerra «piuttosto grave», replica un graduato azzurro, «perché in sala c'era Angelino Alfano, che fino a prova contraria è il segretario del Pdl». Come a dire che la giustificazione presentata dal coordinatore provinciale Sandro Sisler («Non mi sembrava fondamentale la mia presenza, ma nessun ordine di scuderia»), difficilmente sarà accettata.
Perché ad aggiungere benzina alla faida interna, dalla Sicilia è arrivata l'esclusione di Carolina Varchi, la vice presidente della Giovane Italia, del listino del candidato governatore Nello Musumeci. «Una porcata. L'avevano fatta già firmare per entrare nel listino e nella scheda per le preferenze - raccontano quelli di An - per poi scoprire che il posto nel listino era già stato assegnato». Operazione che ha provocato una sommossa sui social network. «È giovane, brava e avvocato - spiega il consigliere provinciale Nicolò Mardegan - Una a cui il partito dovrebbe chiedere di essere in lista, altro che escluderla. Il modo giusto per dimostrare che i politici non sono tutti ladri, mestieranti o ragazze poco serie». E se il coordinatore Ignazio la Russa parla di «insofferenza», è lo stesso Mardegan a spiegare come sia ormai tanta la voglia di una scissione. «O facciamo subito pulizia, per davvero e non solo sui giornali - il suo manifesto - oppure è meglio creare un nuovo percorso politico. Andiamo alla riscossa con quei parlamentari che meritano ancora fiducia». Si torna ad An? «Sarebbe un grave errore fare una riserva di missini, dobbiamo creare un nuovo soggetto eterogeneo che raccolga anche gente di Cl, liberali, ex socialisti». Già alle prossime elezioni? «C'è un esercito di persone per bene che vuole un soggetto credibile da poter votare. O il Pdl fa pulizia o noi ce ne andiamo».
Per ora la situazione è di stallo, perché i pontieri incaricati da La Russa sono al lavoro. «Anche se dopo quest'ultima settimana io mi sono un po' rotto», sbotta uno di loro.

«Non vorrei che la Sicilia fosse solo l'antipasto per le prossime liste del Pdl con dentro solo i pezzi grossi di An. I quadri intermedi sono in parlamento a rappresentarci e in parlamento devono ritornare». Altrimenti? «Altrimenti il nuovo contenitore per la destra è inevitabile».

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