Mario Melazzini: «La malattia non mi ha tolto ma mi ha dato»

Mario Melazzini è malato. Malato di vita, non di Sla. E anche nel suo ultimo libro, il quarto, lo dimostra. Lui, assessore alla Ricerca in Regione Lombardia e corteggiato dal ministro alla Salute Beatrice Lorenzin perché diventi presidente dell'agenzia del farmaco Aifa, non ha intenzione di arrendersi. «Lo sguardo e la speranza» (139 pagine, 14 euro, edizioni San Paolo) ne è la conferma. Melazzini racconta come è cambiata la sua vita da quando, nel gennaio del 2003, gli viene diagnosticata la Sla, la sclerosi laterale amiotrofica. Inizialmente il rifiuto dell'idea, poi il pensiero di farla finita. Poi ancora la reazione da medico, che sa perfettamente cosa lo aspetta e non ha la minima voglia di calarsi nei panni del paziente. Ma il percorso psicologico e spirituale di Mario Melazzini si snoda in un'evoluzione intima e commovente, che passa attraverso emozioni, persone, esperienze, condivisioni. «Ciò che abbiamo sempre visto come debolezza e fragilità - ammette - può diventare forza. Un giorno mi sono messo a fare l'elenco dei punti di forza e di debolezza di ciò che mi stava capitando. E mi sono reso conto che nella colonna dei punti di forza c'erano tante voci. Una fra tutte: ho riscoperto un rapporto nuovo con i miei figli». Il percorso non è semplice. Prima le stampelle, poi la carrozzina (la «carrozza» come dice lui). E ancora l'ammissione dei propri limiti fisici, la difficoltà a fare tutto, l'essere dipendente dalle altre persone. E infine quello che Melazzini descrive come «il miracolo». «Mi ha sempre affascinato una frase di Tiziano Terzani - spiega Melazzini - Dice che i miracoli esistono e che ognuno è artefice del suo. Ed è assolutamente vero. Posso dire che, alla fine dei conti, la malattia non mi ha tolto ma mi ha dato. Il messaggio che voglio dare con il mio racconto è che anche la sofferenza fa parte del quotidiano e va vissuta». Non rinnegata, non sempre combattuta. «Nel momento in cui si diventa consapevoli dei propri limiti - spiega l'assessore medico - ci si rende anche conto che la malattia può perfino essere un'opportunità».

«Le persone passano, le azioni rimangono» sostiene Melazzini. E lui di azioni ne fa parecchie: oltre ai suoi numerosi incarichi e all'impegno contro la Sla, grazie al suo libro raccoglierà fondi per sostenere la ricerca contro la malattia che lo ha colpito.MaS

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