«Rivedrò Berlusconi. Sono mesi che non lo vedo, mi ha invitato venerdì e ci vado volentieri». Roberto Maroni conferma l'incontro ad Arcore che nel menù ha l'assetto della giunta in Regione e magari il nuovo stadio del Milan che il governatore vuole sui terreni Expo. «Non è un rimpasto - ha precisato ieri Maroni -, ma un adeguamento. Anzi è un'anticipazione del nuovo assetto istituzionale che ci sarà dal 2015». Ed è proprio su questo che Maroni punta per dilatare ancora i tempi, provocando la reazione di Forza Italia che pretende subito i nuovi assessori. Di certo c'è solo che non ci sarà «alcun assessore in più in un momento di spending review». Quasi scontato l'ingresso in giunta del leghista Angelo Ciocca. Visto il peso politico di Gianni Fava che pure è in rotta con il segretario Matteo Salvini, uscirà una delle tre donne del Carroccio: forse Simona Bordonali. Per Ciocca Salvini vuole la delega alla Casa, ma Fi non è disposta a cederla. Ormai tutti hanno capito (anche il Pd) che lì si deciderà il prossimo sindaco di Milano. Promosso da sottosegretario ad assessore Fabrizio Sala, magari mantenendo le deleghe all'Expo (più altro). Cambio alle Infrastrutture chiesto dal coordinatore di Fi Mariastella Gelmini tra Alberto Cavalli e Alessandro Sorte.
Malumori di altri due papabili come Giulio Gallera e Fabio Altitonante che potrebbe non accettare una poltroncina da sottosegretario come premio di consolazione. Maroni vorrebbe chiudere a Natale, Fi nel fine settimana. «Io ascolto tutti - dice Maroni - ma poi decido io».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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