(...) con immagini, proiezioni, schermi d'acqua e gonfiabili, nuvole di fumo e bolle di sapone: 1.260 spettacoli di una decina di minuti ciascuno che si alterneranno durante i sei mesi dell'esposizione. La struttura metallica è una torre d'acciaio con un diametro di 2,5 metri e uno spessore di 4 centimetri composta da quattro blocchi e realizzata dalla Atb di Brescia e dalla Ormis di Rodengo. Della realizzazione si è incaricato il consorzio di aziende «Orgoglio bresciano» e tutte le diciassette società sono ora al lavoro. E alcune (come appunto quelle che si occupano della struttura di metallo) sono al lavoro su tre turni, cioè ventiquattr'ore su ventiquattro, per recuperare il ritardo. «Siamo soddisfatti - ha spiegato Giancarlo Turati, di Orgoglio Brescia - non abbiamo motivo per non esserlo». Nel frattempo il consorzio ha incassato la sponsorizzazione tecnica della Mapei del presidente Confindustria Giorgio Squinzi che fornirà i materiali per incollare i marmi camuni della piazza alla Lake Arena. L'intenzione, però, è di avere sponsor che aiutino a coprire i costi di produzione con un contributo minimo di 100mila euro. «Stiamo ragionando con una ventina» ha spiegato Turati. L'obiettivo con gli sponsor e il merchandising, «è di coprire la metà della spesa» che è di 3 milioni. Perché a supporto dell'Albero sta nascendo un ricco merchandising fatto di portachiavi con il suo logo che è l'icona del Padiglione Italia, t-shirt, felpe, batterie supplementari per il telefonino, portachiavi, cover per il cellulare e oggetti di design.
Di ieri, invece, le affermazioni del governatore Roberto Maroni che lancia l'allarme per la sicurezza nei sei mesi di expo. Dicendosi «un po' preoccupato» perché nonostante gli sforzi che sono stati fatti «deve essere uno sforzo ancora maggiore». Parole pesanti visto che a pronunciarle è un ex ministro dell'Interno dopo le nuove misure antiterrorismo varate dal governo. «Una buona cosa» per Maroni che però a proposito di Expo ha aggiunto che «le misure di sicurezza, soprattutto all'inizio, devono essere rafforzate più di quello che adesso è previsto. Questo è un appello che faccio al ministro dell'Interno e al prefetto, perché bisogna fare ancora di più». Anche dopo la nomina di Luigi Di Clemente a primo dirigente del commissariato di Rho-Pero, il cui livello è stato elevato per decreto dal Viminale proprio in vista dell'Expo. E forse non è un caso che nel curriculum del superpoliziotto voluto dal questore Luigi Savina a fianco del commissario Carmine Gallo ci siano le inchieste sulla criminalità organizzata e i No-Tav della Val di Susa.
Competenze che gli saranno preziose nel contrasto delle infiltrazioni mafiose e per i prevedibili assalti dei centri sociali al sito Expo.La Regione, invece, per i 20 milioni di visitatori assicura di fare la sua parte per la sicurezza sanitaria. Con Maroni che si impegna a garantire «un sistema h24 sette giorni su sette per sei mesi».
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