Oggi l'incontro con il presidente del Coni Giovanni Malagò con cui parlerà della nuova città dello sport da costruire sui terreni Expo, giovedì quello con il premier Matteo Renzi per chiedere di trattenere il 75 per cento delle tasse versate in Lombardia. Due appuntamenti importanti per Roberto Maroni che proprio ieri ha compiuto il suo primo anno da governatore, assicurando la buona salute della sua giunta che venerdì sarà messa alla prova negli Stati generali convocati con categorie e parti sociali.
Ma ieri era anche l'ultimo giorno per presentare ad Arexpo le manifestazioni d'interesse per il nuovo stadio. Una sola quella arrivata, ma di prestigio perché sulla carta intestata del Milan che è disposto ad abbandonare san Siro per costruire a partire da giugno 2016 un impianto da 60mila posti su un'area di 120mila mq, di cui 20mila a parco più le attività commerciali. «Sono soddisfatto - ha detto Maroni - perché sta prendendo forma l'idea di realizzare un nuovo stadio con piscina olimpica e altre strutture». Come velodromo e palazzetto. Oggi all'Arena l'incontro con Malagò per interrogarlo su «quali impianti sportivi servano a Milano e alla Lombardia intorno allo stadio».
Dopodomani, invece, il faccia a faccia con Renzi a cui Maroni chiederà di applicare il «modello Lombardia» per fare una «vera spending review da 20 miliardi, altro che quella di Cottarelli».
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