Maroni: «Temo la chiusura di Malpensa»

Maroni: «Temo la chiusura di Malpensa»

«Ci sono manovre in corso che rischiano di penalizzare o addirittura far chiudere Malpensa. E voglio sventarle». Dopo giorni di manovre e indiscrezioni, il governatore Roberto Maroni esce allo scoperto. Assicurando che «se l'unico risultato» del viaggio del premier Enrico Letta ad Abu Dhabi è di «far entrare in Alitalia una società che poi chiude Malpensa e mi pare sia questa la volontà, da parte nostra sarà guerra». Si parla di Etihad, la compagnia del Golfo che sta trattando per acquisire la maggioranza di Alitalia. Ma forse anche una quota di Aeroporti di Roma. Operazione smentita dal gruppo Atlantia, ma nella quale in molti vedono un tentativo di potenziare ancora una volta Fiumicino. «Nessuno si sogni di chiudere Malpensa», ha tuonato ieri Maroni. «Ben vengano gli investimenti e noi come Regione stiamo lavorando per attrarre investimenti veri sul nostro territorio». Forse una retromarcia del governatore che in un primo tempo aveva sentenziato che la Sea deve rimanere pubblica, fino a ipotizzare addirittura l'acquisto di quote con i soldi della Regione. Ma dopo che ieri il Giornale gli chiedeva ragione di un tal sacro terrore del privato, laddove il pubblico per anni ha trascurato Malpensa fino a farlo quasi affondare, forse anche a Palazzo Lombardia si aprono nuove strade. O forse piste. Ora Maroni ha chiesto un incontro urgente con il governo, spiegando che «dalle voci che si sentono, questo investimento potrebbe rappresentare un rischio.

Voglio capire se ci sono dei pericoli per Malpensa, per il nostro sistema aeroportuale e per l'indotto in termini di occupazione. Si ci fossero delle manovre volte a penalizzare Malpensa o addirittura a farlo chiudere, sono assolutamente determinato a sventarle».

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