C'è grande animazione nel centrodestra per la scelta del candidato sindaco. Se è vero che si vota nel giugno 2016 e che ai tavoli ufficiali a livello nazionale sono altri gli argomenti all'ordine del giorno, è vero anche che definire il nome (o almeno la coalizione) scioglierebbe alcuni nodi che il Tavolo Milano degli azzurri lanciato da Mariastella Gelmini si prepara ad affrontare alla prossima riunione, prevista a breve, dopo il ponte dell'Immacolata. E qui la linea azzurra del «decidiamo subito» si confronterà con le perplessità di alcuni esponenti del partito (come il coordinatore cittadino, Fabio Altitonante) che dicono «aspettiamo per vedere chi sarà il candidato della sinistra». Il più preoccupato è forse il presidente della Regione, Roberto Maroni. «Io rimango sulla mia posizione di un'alleanza con Ncd che riproponga la maggioranza che regge la Lombardia - ragiona il governatore -. In ogni caso è necessario decidere in fretta, perché non possiamo mantenere in vita l'equivoco di un Ncd che vada a collocarsi addirittura con la sinistra. Così non potremmo più governare».Parlando con i suoi, Maroni continua a parlare di «elezioni» a Palazzo Lombardia, se si dovesse riproporre a Milano ciò che esiste già a Roma: Ncd con il Pd di Renzi. E anche se è vero che a Bergamo, per esempio, esistono intese di Forza Italia e Pd, lì si tratta di elezioni di secondo livello. Qui, invece, significa presentarsi agli elettori in ordine più che sparso, addirittura capovolto. Il punto di non ritorno sarebbe un accordo di Ncd con il Pd sul nome di Giuseppe Sala: si riproporrebbe così lo schema romano dell'alleanza con Renzi, che lascerebbe fuori Sel. È questa la situazione definita «inaccettabile» da Maroni, che a questo punto sarebbe intenzionato a portare la Regione la voto.Ma altri rumors, che in questo momento sembrano avere basi più solide, ipotizzano un Ncd pronto a correre da solo al primo turno, candidando l'ex ministro Corrado Passera. Uno scenario che potrebbe rimandare decisioni estreme e rimescolare un po' le carte.Anche per questo nel centrodestra si rincorrono diversi scenari. Il nome del direttore del Giornale, Alessandro Sallusti, in questo momento risulta in pole position. Se il candidato della sinistra sarà Giuseppe Sala senza il sostegno di Sel, l'ipotesi che sembra più probabile, schierare una figura con un'identità forte, che possa andare a pescare tra i tanti delusi e astenuti, con una campagna unitaria potrebbe essere una mossa vincente.
È sotto valutazione ciò che accadrebbe con un profilo come quello di Francesca Balzani, recepito come più vicino alla tradizione comunista perché gradito dalla sinistra radicale e da Sel. Ma alcuni ritengono di dover decidere comunque subito, altri che sia meglio prendere tempo per valutare. Così, c'è chi preme sull'acceleratore e chi, invece, invita alla calma.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.