Giulio Gallera, capolista di Forza Italia alle Regionali. Sembrava una campagna in scioltezza prima che il governatore Roberto Maroni rinunciasse al bis: siete ancora così tranquilli dopo il cambio in corsa?
«Il presidente Maroni era già molto conosciuto, rappresentava la continuità, ma Attilio Fontana è persona seria, concreta, è già stato amministratore in Lombardia, presidente Anci, un buon sindaco di Varese per dieci anni di Varese, conosce le fatiche e le dinamiche di governare. Serve altro? Aggiungo che quando gira riscuote simpatia e consenso, sta recuperando in fretta il gap di notorietà rispetto a Bobo. Dico che siamo sempre tranquilli».
Lei è anche assessore uscente alla Sanità e Gori l'ha messa nel mirino, soprattutto sulle liste d'attesa negli ospedali. Come si difende?
«Gori non ha proposte innovative e non vuole fare autocritica, il problema delle liste è legato al fatto che non possiamo assumere personale e medici perchè le leggi del suo governo Pd ce lo impediscono. Ogni anno ho chiesto ai nostri parlamentari di presentare emendamenti alla manovra per togliere i vincoli alle assunzioni ma il Pd li ha fatti ritirare. Con più personale avremmo potuto fare anche di più ma con le nostre forze abbiamo investito undici milioni per tagliare le liste, individuato un responsabile in ogni struttura per controllare l'andamento, esteso le visite nei giorni festivi e molto molto altro. Gori guardi in casa e ammetta gli errori del suo partito».
Dopo le scorse amministrative anche questa campagna si sta giocando sui temi della sicurezza e dell'immigrazione. Un vantaggio o uno svantaggio?
«Mettendo insieme il voto per le elezioni Politiche e Regionali i temi nazionali saranno preponderanti. In Lombardia credo che i cittadini abbiano la consapevolezza degli sforzi che il centrodestra ha fatto in questi anni sul tema immigrazione, abbiamo dimostrato una forte opposizione alla collocazione indiscriminata di profughi sul territorio, abbiamo approvato la legge anti moschee, sono scelte che rivendichiamo».
Dal 2011 avete perso due volte la battaglia per il Comune di Milano, dovete concentrarsi più sulla città capoluogo che sulle valli?
«Noi batteremo tutte le valli dove Forza Italia ha già fatto molto in questi anni sia le grandi città, sarà una campagna diffusa, a Milano nel 2016 abbiamo perso la partita ma Fi ha ottenuto un risultato clamoroso con il 20% dei voti. La lista è molto competitiva, fatta di tanti amministratori del territorio, ci sono i consiglieri azzurri più votati alle Comunali».
Sarà anche un match «in casa» con gli alleati della Lega?
«Una competizione virtuosa chi prende più voti, noi lavoriamo anche per battere gli amici del Carroccio. E la lista come dicevo è molto competitiva».
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