Materassi nelle aiuole attorno alla Centrale

Continua l'emergenza in stazione Centrale. Continua perchè Milano si sta facendo in quattro per accogliere i profughi che approdano nel nostro Paese. E continua perchè la situazione dell'accoglienza e del degrado è sempre più complicata. Così mentre sabato e domenica il Comune annuncia una raccolta straordinaria di indumenti e beni per l'igiene personale per adulti e bambini da destinare ai profughi in transito dalla città e ai senza fissa dimora ospiti delle strutture di accoglienza, si riaccende la polemica proprio sulla gestione di persone stremate che spesso si accampano proprio davanti alla stazione. «Facciamo appello alla generosità dei milanesi che non hanno mai fatto mancare vicinanza e solidarietà a chi si trova in difficoltà - spiega l'assessore alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino - Gli ultimi arrivi numerosi di profughi in transito dalla nostra città e l'accoglienza costante dei senza fissa dimora nelle strutture del Comune e del Terzo settore ci hanno spinto a organizzare due giornate straordinarie di mobilitazione civica». I luoghi di raccolta sono quelli di Casa Jannacci, viale Ortles 69; l Ex-Cie, via Corelli 28; Symbiotica , via San Domenico 3; la Fondazione Progetto Arca, via Aldini74: i City Angels, via Pollini 4 e Casa Suraya, Cooperativa Farsi Prossimo, viaPadre Salerio 51. Ma se non si discute l'accoglienza ciò che alza i toni della polemica è la gestione dell'emergenza. «La Stazione Centrale - commenta Silvia Sardone, responsabile del dipartimento Sicurezza e Periferie di Forza Italia e consigliere di zona 2 - continua a rimanere avvolta dal degrado. I bivacchi attorno alla Stazione si moltiplicano e ora, soprattutto nella zona di Piazza Luigi di Savoia, i giardini sono diventati dei veri e propri dormitori con numerosi materassi. Immigrati, sbandati, famiglie rom utilizzano quest'area e quella di Piazza Duca d'Aosta come bivacco tutto il giorno, lasciando un'evidente sensazione sgradevole ai turisti in arrivo con i pullman dagli aeroporti». «Pisapia e la sua giunta non hanno risolto nulla- continua la Sardone- hanno solo spostato il degrado da dentro a fuori la Centrale, consegnando a tutti l'immagine di una Milano abbandonata al degrado con un biglietto da visita indecente. Nei giardini ormai capita di tutto, sono diventati wc a cielo aperto, totalmente abbandonati, tra materassi, teli, cartoni e sacchi a pelo. Non dimentichiamo inoltre i continui fatti di cronaca legati alla Stazione. Furti, scippi, aggressioni, spaccio, risse nel silenzio colpevole dell'amministrazione. C'è una vera e propria emergenza non calcolata dalla sinistra che continua a sottovalutare l'impatto dell'abbandono di questa area. Da tempo denunciamo questa situazione, non trovando interlocutori nell'amministrazione in grado di intervenire con un piano serio anti-degrado e anti-criminalità». Nonstante l'hub per l'accoglienza l'accoglienza dei profughi rimane un'mergenza difficle da gestire.

Anche per chi gestisce la stazione: «Noi abbiamo contribuito nei momenti più critici dando il nostro contribuito- ha spiegato ieri l'ad di Fs, Mario Michele Elia all'inaugurazione del Forum ferroviario internazionale Italia-Balcani riferendosi all'emergenza migranti- Abbiamo avuto dei problemi e abbiamo trovato delle soluzioni sia su Milano centrale sia a Roma, le due città più impegnate. A Milano e Roma abbiamo dei grossi centri con la Caritas che curano queste persone. Alla stazione di Milano abbiamo individuato dei locali chiamati ex dopolavoro dove riusciamo a dare assistenza finchè ripartono».

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