Maxi-parcheggio in via Manin per cancellare le strisce blu

I nuovi piani della giunta contro le auto in centro: sos agli sponsor per evitare il posteggio sotto gli alberi

Guerra alle auto, nuova puntata. O nuove. Sono parecchi i progetti per il 2017 messi in campo dalla sinistra iper-ambientalista guidati dalla solita filosofia di fondo: obbligare i milanesi a spostarsi solo con i mezzi pubblici o in bicicletta.

CACCIA AI PRIVATI

Contro il parcheggio selvaggio, il Municipio 1 lancia la sponsorizzazione dei parterre alberati, come per le aiuole. Chiedono la collaborazione di società, associazioni, commercianti o condomini disposti a prendersi cura e «difendere» i parterre dalle auto. Il documento votato dal Parlamentino (contrari i consiglieri di centrodestra) segnala tra le situazioni di maggior degrado «viale D'Annunzio, via XX Settembre, piazza Mentana» ma anche i casi di «alberi singoli in corso Garibaldi o via San Carpoforo».

Sì AL MEGA-SILOS

La giunta comunale ha inserito nel Piano delle opere pubbliche (possibile avvio già nel 2017) la realizzazione del maxi-parcheggio in via Manin, la strada che costeggia i Giardini Montanelli e Palazzo Dugnani. L'opera, ereditata dal sidndaco Albertini, era già stata confermata da Pisapia. L'intervento, per un costo di 13,2 milioni interamente a carico dei privati, prevede la realizzazione (in 730 giorni) di un silos interrato di 4 piani tra via Manin, via Moscova e i Bastioni di Porta Venezia (viale Città di Fiume), per un totale di 452 posti, di cui 324 pubblici a rotazione. «Nella sistemazione finale - è scritto in delibera - la via risulterà riqualificata, in particolare verrà eliminata la sosta di superficie e saranno realizzati dei parterre centrali adibiti a verde pubblico. L'obiettivo è eliminare le aree di sosta superficiale». Addio strisce blu.

A TUTTO SHARING

Costerà 2,8 milioni il progetto (finanziato interamente dal Programma operativo nazionale Città metropolitane) delle «Aree per la mobilità condivisa e sostenibile». Sempre «tenuto conto che il 58% spostamenti tra la città e il suo intorno avviene ancora con l'auto privato», la giunta punta a realizzare in 33 località delle «isole» attrezzate e dedicate ai sistemi di sharing in modo che cittadini e pendolari possano trovare, specialmente in periferia e nei nodi di interscambio, i mezzi alternativi all'auto privata: bike e scooter sharing, car sharing elettrico, stalli di sosta dedicati, colonnine di ricarica e open wi-fi. «L'aumento dei servizi - cita la delibera - può contribuire a una riduzione dell'uso dell'automobile in ingresso e uscita da Milano». I solito cruccio.

O TUTTI IN BICI

E mentre la giunta si prepara a far pagare l'ingresso in Area C anche ai diesel Euro 4, alle macchine a Gpl e metano e lancia la guerra persino ai quadricicli vietati (per ora soltanto) nella ztl di corso Garibaldi a partire dal prossimo primo novembre, continuano ad essere super-favorite le biciclette. Sempre nel piano delle opere pubbliche 2017 è inserito - per un investimento pari a due milioni di euro - il completamento della rete ciclabile Duomo-Sempione.

Le finalità del progetto sono: «saldare, con itinerario in sede riservata e protetta, l'itinerario Gioia-Garibaldi-Castello con la pista ciclabile di via Carducci e via Olona-Solari, saldare la pista di vile Milton-Alemagna-Paleocapa con l'itinerario precedente». É prevista anche una nuova pista ciclabile sul lato nord di via Pagano, tra via Canova e via Monti.

ChiCa

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