Medicina, la carica dei 60mila Uno studente su sei passerà il test

C'è chi tenta il test per la terza volta, c'è chi sogna il camice bianco e ha speso oltre mille euro per frequentare i corsi di preparazione alla prova. La tensione è alle stelle in vista dell'esame di oggi per entrare alla facoltà di Medicina. Sono 9.513 i posti disponibili quest'anno, quasi 500 in meno rispetto alla precedente tornata (erano stati 9.983). Se li contenderanno oltre 60.639 candidati. Le probabilità di entrare sono dunque di uno a sei. Gli studenti saranno distribuiti in tre sedi della Statale. Restano 60 i quesiti a cui gli aspiranti camici bianchi dovranno rispondere in una corsa contro il tempo di cento minuti, mentre la ripartizione del numero di domande per ciascun argomento è stata modificata in favore del numero dei quesiti delle materie «disciplinari» con una riduzione delle domande di cultura generale e logica (di solito le più temute dagli studenti). Rispetto allo scorso anno, le domande di cultura generale scendono, infatti, da quattro a due, quelle di ragionamento logico da 23 a 20, mentre passano da 15 a 18 le domande di biologia, da 10 a 12 quelle di chimica. Confermate le otto domande di matematica e fisica.

Il numero degli iscritti è leggermente in calo rispetto allo scorso anno quando gli aspiranti medici erano stati 64mila. I candidati dovranno aspettare fino al 22 settembre prima di sapere se saranno ammessi o no alla facoltà. E fino al 7 ottobre per sapere l'ateneo a cui sono stati assegnati. Nonostante la diminuzione del numero di aspiranti, il test d'ammissione resta una sorta di lotteria. Proprio per questo le associazioni studentesche Link, Coordinamento universitario, Unione degli studenti e Rete della conoscenza hanno già annunciato che non mancheranno le consuete proteste contro il numero chiuso.

Sui social network la tensione è alle stelle ed è un continuo confrontarsi su domande, ipotesi, timori. Soprattutto da parte di quegli studenti che tentano il colpaccio per la seconda, terza o quarta volta.

Giovedì gli aspiranti medici tornano sui banchi per tentare il test di ammissione all'Humanitas: oltre mille candidati per un'ottantina di posti. Il 20 per cento di chi vorrebbe studiare nel nuovo ateneo provato proviene dall'estero. Il test d'ingresso per i cittadini italiani e comunitari - in lingua inglese e sviluppato da un'agenzia dell'Università di Cambridge - si svolgerà contemporaneamente presso il Forum di Assago e in altre 20 città europee oltre a New York. «Siamo soddisfatti dell'elevato numero di aspiranti medici che vogliono iscriversi ad Humanitas University - spiega il rettore Marco Montorsi -. Si tratta di un dato interessante rispetto alla media nazionale: testimonia la capacità attrattiva dei corsi di laurea internazionali e della nostra Medical School che, con i suoi 120 posti (80 riservati a studenti comunitarie 40 a non comunitari) sta diventando un punto di riferimento per gli studenti stranieri. Non solo. Questo dato testimonia anche la sempre maggiore propensione degli studenti italiani ad intraprendere un percorso internazionale». Anche perché è all'estero che ci sono le maggiori possibilità di sbocco lavorativo. Chi studia per diventare medico in italia resta imbrigliato in anni di libri e un lungo percorso di precariato. Eppure, nonostante il numero chiuso e nonostante le innumerevoli difficoltà della professione, un popolo di oltre 60mila giovani ci prova. Sognando di poter lavorare negli ospedali italiani. Qualcuno ha anche appena sostenuto il test delle professioni sanitarie.

i posti disponibili quest'anno, quasi 500 in meno rispetto alla precedente tornata (erano stati 9.983)

gli

aspiranti medici che oggi si contenderanno i posti della facoltà di Medicina al test di ammissione agli studi

i posti disponibili all'università dell'Humanitas, i cui test saranno giovedì: 40 posti sono per studenti non comunitari

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