Mercatini di Natale in Duomo a rischio Tar

Un ricorso potrebbe guastare la festa: nel mirino il bando comunale per l'organizzazione

Michelangelo Bonessa

Mercatini di Natale in Duomo a rischio Tar. Oggi si discute un ricorso che potrebbe guastare la festa destinata ad animare i contorni della basilica milanese sotto Natale. Sarebbe un'ulteriore brutta notizia per uno dei simboli di Milano che negli ultimi anni ha visto crollare il contributo pubblico da 500 a 120mila euro per volontà politica.

Soldi che per altro il Comune non tira più fuori dalle proprie tasche, ma dalle bancarelle, dai tempi della giunta Moratti: a causa dei conti che risentivano della crisi economica fu uno dei finanziamenti depennati dal bilancio. L'idea che venne all'amministrazione Pisapia fu di organizzare un mercatino natalizio chiedendo ai commercianti di sostituirsi a Palazzo Marino, spiegano dall'assessorato al Commercio: «Un escamotage iniziato con la giunta Pisapia per continuare a dare un aiuto alla manutenzione del Duomo, così è nato il mercatino di Natale: all'inizio erano 500mila euro, oggi sono 120mila, ma i criteri per l'aggiudicazione sono diversi come la progettualità e contenuti, si è fatto anche per favorire il ricambio degli operatori». Quest'anno sono arrivati al fotofinish sia i rappresentanti della Promo.ter che ha alle spalle l'Apeca, poi vincitori, e altre società che ora sono ricorse al Tar rivendicando delle irregolarità che dovrebbero portare all'invalidazione della delibera. E in diversi contestano la scelta di aver abbassato il contributo per la basilica: nei primi tre anni un'associazione di commercianti aveva versato di buon grado il mezzo milione, equivalente al finanziamento del restauro di cinque guglie, senza rappresentare tutti i colleghi milanesi. Oggi «è Confcommercio che organizza» sottolineano da Palazzo Marino, quella che in teoria parla a nome di tutta la categoria all'ombra della Madonnina e che dovrebbe avere meno problemi di fondi di una singola associazione.

Eppure è così «per favorire il ricambio», come chiarito dall'assessorato. E proprio l'offerta economica più generosa ha fatto arrivare i concorrenti di Promo.ter al fotofinish, appena meno di un punto indietro. Il ricorso di oggi non preoccupa più di tanto il Comune dove si ostenta sicurezza per quella che è una scelta politica precisa che dovrebbe servire a valorizzare il Duomo. Anche se nel contempo gli abbassa i finanziamenti per la manutenzione in quello che appare un controsenso.

«In questi anni la sinistra ha sminuito in tutti i modi il Natale, una festa in cui non crede e che negli anni del centrodestra vedeva la città riempirsi di luci, con amministrazioni che valorizzavano le nostre tradizioni e i nostri valori soprattutto nelle periferie - attacca Gianluca Comazzi, consigliere comunale di Forza Italia - anche i commercianti sono stati lasciati soli, senza semplificazioni ad esempio per la tassa di occupazione del suolo pubblico, in questo modo si scoraggia l'organizzazione di eventi e si mortifica la città».

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